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Consiglio dei Ministri, via libera al piano di rilancio per l'economia

Berlusconi annuncia "una nuova fase di lavoro per il rilancio della nostra economia": ecco una rassegna delle misure principali decretate dal Consiglio dei Ministri.

Tecnologie
''Oggi abbiamo avviato una nuova fase di lavoro per il rilancio della nostra economia'': queste le parole del premier Silvio Berlusconi al termine del Consiglio dei Ministri odierno, che ha approvato un nuovo pacchetto di misure in materia economica e la riforma costituzionale dell'art.41.
"Questa mattina – ha dichiarato il presidente del consiglio - abbiamo dato il via libera a un percorso che non è facile né breve. Il piano approvato è un grande lavoro che necessita del concorso di tutti i ministri e anche delle forze sociali e degli imprenditori''.
Il piano per la crescita varato oggi, secondo le valutazioni riferite dal premier, avrà ricadute sul Pil pari all'1,5%.
Alla conferenza hanno partecipato anche i ministri Tremonti, Matteoli, Brunetta, Calderoli, Fitto, Romani e Alfano.
In particolare, il ministro dell'economia Tremonti ha inquadrato il pacchetto di provvedimenti approvati oggi nell'ambito del semestre europeo. "La nostra agenda - ha dichiarato il ministro - è definita in Europa e per l'Europa". "Entro aprile - ha proseguito Tremonti - dobbiamo presentare a Bruxelles il nostro piano per la crescita. Un piano serio validato nelle sedi internazionali che contano".

Incentivi
Una parte consistente del pacchetto di provvedimenti approvati riguarda il riordino degli incentivi che in futuro sarà affidato a tre strumenti: la categoria dei voucher; la categoria di incentivi erogati in base a progetti su bandi di gara e, infine, una categoria di incentivi sulle procedure negoziali per gli investimenti al di sopra dei 20 milioni. "La riforma - ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani - prevede una semplificazione normativa, flessibilità degli strumenti di intervento in raccordo con le regioni e la velocizzazione delle procedure".  

Infrastrutture e piano casa
Il capitolo delle infrastrutture e il rilancio del piano casa sono stati illustrati dal ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Matteoli, per il quale "il programma delle infrastrutture è stato sostanzialmente portato avanti" ed ha elencato una serie di opere in corso, tra cui la "Salerno- Reggio Calabria": 440 Km complessivi, di cui 200 già aperti al pubblico, 170 finanziati e appaltati, e un piccolo tratto in provincia di Cosenza definito "il più difficile". Mentre il rilancio del Piano casa avverrà con un provvedimento legislativo al fine di rimuovere tutti gli ostacoli statali che impediscono al 60% delle case la possibilità di un ampliamento. Il presidente Berlusconi ha ricordato, a questo proposito, che il Piano casa, varato a suo tempo, poteva smuovere investimenti per oltre 70 miliardi di euro.

Riforma articoli 41 e 97
Per quanto riguarda le modifiche costituzionali, nell'articolo 41 è stata inserita la frase "l'iniziativa economia è libera, ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge". Un principio ''cardine'' e ''fondamentale'' per il rilancio dell'attività di impresa, ha affermato Berlusconi. Oltre all'art.41, nel piano per la crescita, trova posto anche la riforma dell'articolo 97 che costituzionalizza, come ha spiegato il ministro Brunetta, il principio che è lo Stato al servizio dei cittadini e non viceversa. E fissa il principio che merito e capacità degli impiegati siano alla base del lavoro pubblico.  

Piano per il Sud
Per il Piano per il sud, è intervenuto il ministro per i Rapporti con le regioni e la coesione territoriale Fitto che ha annunciato l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del "timing" degli impegni per i prossimi mesi. Una tabella puntuale che prevede, entro la fine di febbraio, il confronto con il commissario europeo e le regioni, nonché la chiusura definitiva della ricognizione e riassegnazione delle risorse ed entro il 30 aprile la definizione completa di chi deve fare cosa.  

Giustizia
Anche il "buon funzionamento della giustizia civile" rientra a pieno titolo nel piano organico per la crescita. Il pacchetto di provvedimenti per snellire l'arretrato è stato illustrato in conferenza stampa dal ministro della Giustizia Alfano. Sono 4 le azioni scelte per aggredire i 6 milioni di cause pendenti, uno "zaino di piombo sulle spalle della giustizia civile" l'ha definito Alfano. Misure straordinarie per alleggerire il peso dell'arretrato sono affidate a un piano di smaltimento delle cause arretrate – predisposto ogni anno dai vertici degli uffici giudiziari; tempi più ristretti per ricorrere in appello; motivazione breve e rapida per le sentenze, motivazione estesa solo su richiesta di una delle parti in causa e possibilità di utilizzare giovani praticanti come aiuto ai giudici per smaltire l'arretrato.  

E ora… il federalismo municipale
In chiusura di conferenza, il Presidente del Consiglio ha poi annunciato che il Consiglio dei ministri ha autorizzato il voto di fiducia alla Camera dei deputati sul decreto riguardante il federalismo municipale che sarà sottoposto nei prossimi giorni alla discussione in entrambi i rami del Parlamento.
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