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La richiesta dalle imprese: celebriamo l'unità d'Italia senza penalizzare la produttività

Per il 17 marzo, Confindustria e Rete Imprese Italia propongono di organizzare momenti di celebrazione all'interno delle imprese, per non perdere un giorno di lavoro. Assolombarda si spinge oltre, proponendo di accorpare la ricorrenza alla festa del 2 giugno.

Tecnologie
Il 17 marzo di quest'anno, com'è ormai noto, è stata fissata una giornata di celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. Ma il mondo degli imprenditori lancia l'allarme: chiudere uffici e fabbriche per le celebrazioni comporta una perdita di produttività e un conseguente danno economico per le aziende.  
In questo contesto, la proposta di Confindustria e di Rete Imprese Italia è semplice: festeggiare la ricorrenza con celebrazioni all'interno delle imprese, senza perdere un giorno di lavoro.
"Gli imprenditori italiani – si legge in una nota congiunta delle due associazioni - sono profondamente partecipi dei valori che ispirano la Giornata dell'unità d'Italia. Ma in questa delicata fase per la ripresa della nostra economia, sarebbe opportuno celebrare la ricorrenza del 17 marzo tenendo conto delle esigenze della produttività  e della crescita".
"La giornata del 17 marzo – sottolineano gli imprenditori - sia onorata come una ricorrenza solenne del nostro Paese, ma evitando la perdita di preziose ore di lavoro o un aggravio di costi per le imprese".
"Per contribuire a dare alla Giornata l'importanza che merita – prosegue la nota - le imprese si impegnano a fare la loro parte a fianco delle istituzioni pubbliche, organizzando nei luoghi di lavoro momenti di ricordo e di aggregazione attorno alla bandiera nazionale".
Assolombarda, invece, si spinge oltre, e propone di far slittare le celebrazioni al 2 giugno, in concomitanza con la festa della Repubblica.
La celebrazione dovrebbe essere dedicata ai più giovani italiani: "il modo migliore per celebrare l'Unità d'Italia – commenta Alberto Meomartini, presidente dell'associazione - è trasmetterne i valori ai giovani, e agli otto milioni di studenti italiani. Il 17 marzo di ogni anno le scuole e, perché no, le Università potrebbero dedicare l'intera giornata alla riflessione sui valori dell'Unità e alla sua storia. Noi mettiamo a disposizione, se utile, la nostra sede e la nostra collaborazione per accogliere iniziative che celebrino il valore dell'Unità d'Italia".
Ma le imprese non dovrebbero chiudere i battenti per una giornata: "altra cosa è aggiungere un giorno di non lavoro al nostro calendario – prosegue Meomartini - mi sembrerebbe fuori tempo e fuori luogo, e forse si perderebbe l'occasione di una giornata specifica di riflessione del mondo della scuola sui valori dell'Unità d'Italia".
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