Nel mese di gennaio l'inflazione ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese di dicembre 2010 e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Lo ha reso noto l'Istat. A dicembre 2010 la crescita tendenziale era stata pari all'1,9%. L'inflazione acquisita per il 2011 è quindi pari all'1,2%. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è pari all'1,4%, lo stesso valore registrato a dicembre 2010. Sul piano tendenziale, la variazione dei prezzi dei beni sale al 2,5% (dal +2,1% di dicembre 2010), mentre nel comparto dei servizi la dinamica tendenziale dei prezzi scende all'1,5% (era +1,6% a dicembre). Si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi. L'accelerazione dell'inflazione registrata a gennaio risente delle tensioni sui prezzi dei beni, ed in particolare dei beni energetici non regolamentati, e degli alimentari non lavorati, i cui effetti risultano soltanto parzialmente attenuati dal lieve rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi. Sul piano congiunturale gli incrementi maggiori hanno riguardato i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), dei Servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), dell'Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%) e dei Trasporti (+0,5%). Risultano in calo i prezzi di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita hanno interessato le divisioni Trasporti (+4,3%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,9%) e Altri beni e servizi (+3,1%). Quelli più contenuti le divisioni Comunicazioni (+0,1%), Servizi sanitari e spese per la salute e Ricreazione, spettacoli e cultura (ambedue +0,7%).
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.