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Il Sole 24 Ore, sciopero dei giornalisti e referendum contro Riotta

L'assemblea dei giornalisti de Il Sole 24 Ore ha proclamato uno sciopero immediato, affidando al Comitato di redazione un pacchetto di altri 5 giorni di sciopero. L'assemblea ha anche deciso di realizzare un referendum, che si terrà nei prossimi due giorni, sulla fiducia all'attuale direttore Gianni Riotta.

Tecnologie
L'assemblea dei giornalisti de Il Sole 24 Ore ha proclamato lo sciopero immediato, affidando al Comitato di redazione un pacchetto di altri 5 giorni di sciopero, contro la proposta dell'azienda di "realizzare uno scambio fra 70 esuberi nel quotidiano con una decurtazione del 10% del costo totale delle retribuzioni dei giornalisti sempre del quotidiano", secondo quanto riferisce un componente del Cdr.
L'assemblea ha anche deciso di realizzare un referendum, che si terrà nei prossimi due giorni, sulla fiducia all'attuale direttore Gianni Riotta.
"L'assemblea dei giornalisti del Sole 24 Ore considera irricevibile l'ipotesi prospettata dall'azienda di riduzione dell'organico del quotidiano di 70 giornalisti, in quanto contraddice quanto affermato dall'amministratore delegato in conferenza stampa solo pochi giorni fa, nella presentazione del piano industriale ed è in palese violazione con gli accordi sullo stato di crisi, siglati al ministero del Lavoro".
Accordi finora onorati solo dalla redazione e non dall'azienda né dal direttore, si legge nella nota del Cdr emessa al termine dell'assemblea.
Ieri il Comitato di redazione, in un incontro con l'azienda sul piano industriale al 2013, ha appreso, spiega un componente del comitato di redazione, dell'intenzione della società di tagliare altri 70 giornalisti nell'area del quotidiano e dei periodici.
"A questo punto ci è stato proposto un patto per l'occupazione che prevede il taglio del 10% del costo totale giornalistico dei quotidiani e periodici, pari a un risparmio annuo di 7 milioni di euro per i prossimi tre anni. L'obiettivo è quello di arrivare a una decurtazione concertata con il Cdr delle retribuzioni nella parte non legata al contratto nazionale in cambio dello stop agli esuberi", ha sottolineato il Cdr.
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