Il prezzo della benzina non si ferma e continua a salire. Secondo i dati riportati da Quotidiano Energia, la media dei prezzi nazionale ha ormai raggiunto e superato la soglia simbolica di 1,50 euro al litro. E le associazioni dei consumatori lanciano l'allarme, chiedendo l'intervento del governo. In particolare, Federconsumatori e Adusbef lamentano il mancato intervento del governo in merito a questi continui rialzi: "di fronte a questa situazione – dichiarano in una nota ufficiale i due presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti - è vergognoso ed inaccettabile che il governo che sollecitiamo, ormai da mesi, rimanga indifferente e continui a non intervenire in direzione di un maggior controllo sulle speculazioni". I sovrapprezzi, fanno notare le associazioni, pesano sulle tasche degli automobilisti per 198 Euro annui, di cui 108 per costi diretti e 90 per costi indiretti. Secondo Federconsumatori e Adusbef, il governo "deve definitivamente dare un taglio a questo andamento mettendo in campo ogni misura o provvedimento che possa influire positivamente per un abbassamento dei prezzi". In particolare, prosegue la nota, questo si può attuare attraverso la realizzazione dei punti convenuti nell'accordo con la filiera petrolifera: - La Commissione Istituzionale sulla doppia velocità dei prezzi; - La razionalizzazione della rete e l'apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione; - Il blocco settimanale degli aumenti. Che per le associazioni sarebbe opportuno portare ad almeno 15 giorni. - Inoltre, disponendo l'applicazione della cosiddetta accisa mobile, in grado di bilanciare la tassazione, contribuendo così a calmierare i prezzi dei carburanti.
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