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Crisi, per il 2011 gli italiani esprimono cauto ottimismo

L'indagine Confcommercio-Format sulle aspettative degli italiani per il 2011 evidenzia un cauto ottimismo: sale la percentuale di coloro che scommettono su un miglioramento nell'anno appena iniziato.

Tecnologie
Secondo un'indagine di Confcommercio e Format, sale la percentuale degli italiani disposti a scommettere sul buon andamento della situazione economica e sociale del paese nel 2011.
Il 2010 è stato un anno durissimo per il paese, ma nonostante tale riconoscimento l'atteggiamento degli italiani verso il 2011 è migliore rispetto alle attese: per il 18,9% degli italiani la situazione economica e sociale del paese nel 2011 sarà migliore rispetto a quella del 2010 (mentre solo per il 2,9% il 2010 è stato migliore del 2009), secondo il 48,0% non sarà differente rispetto a quella del 2010, mentre soltanto per il 33,1% sarà peggiore rispetto a quella dell'anno che lo ha appena preceduto (e per ben il 73,1% il 2010 è andato peggio del 2009).
Gli italiani che ritengono che il nuovo anno sarà migliore rispetto al 2010, dunque, sono il 16% in più rispetto a coloro che ritenevano che il 2010 fosse stato un anno migliore rispetto al 2009, mentre gli italiani che ritengono che il 2011 sarà un anno peggiore rispetto al 2010 sono il 40% in meno rispetto a quelli che ritenevano che il 2010 fosse stato un anno peggiore rispetto al 2009.
Aspettative di cauto ottimismo, dunque, che si ritrovano anche in relazione alla situazione economica personale o della propria famiglia: quasi otto italiani su dieci, infatti, si aspettano nel 2011 una stabilità o un miglioramento rispetto a quella dello scorso anno, mentre solo due italiani su dieci prevedono un peggioramento.
E, tra i timori degli italiani per l'anno appena iniziato, si confermano le paure di sempre e in particolare l'incertezza verso il futuro (per il 53,3% delle famiglie), la salute (41,9%), le difficoltà a fronteggiare economicamente le proprie esigenze (32,6%) - quelle che oggi, a causa della crisi, hanno spesso a che fare con la serenità economica di molte famiglie, in particolare nelle regioni del Sud Italia.
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