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Fiat, oggi incontro tra i sindacati. Sacconi: "accordo entro Natale"

Oggi i segretari di Fiom, Fim e Uilm si riuniscono ad un tavolo per cercare di trovare una posizione comune sullo stabilimento di Mirafiori. Il ministro del lavoro Sacconi auspica che si arrivi ad un accordo entro Natale.

Tecnologie
Oggi è un giorno di vitale importanza per i lavoratori dello stabilimento Fiat di Mirafiori e per la stessa società del Lingotto. Dopo mesi di polemiche e trattative, in data odierna si terrà infatti un incontro tra i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sezione metalmeccanici (Fiom, Fim e Uilm), che negli ultimi tempi si sono a lungo scontrati.
Molti i temi che verranno dibattuti, ma la questione al centro della discussione sarà sicuramente l'ipotesi di newco per Mirafiori formulata dall'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne e dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
L'ipotesi di una risoluzione comune delle tre sigle sindacali appare quanto mai lontana: in un'intervento pubblicato dai maggiori quotidiani nazionali, Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, ha affermato che l'incontro "è l'ultima chiamata per la Fiom tra noi".
Per Palombella, il segretario della Fiom Maurizio Landini dovrebbe prima di tutto "mettersi d'accordo con sé stesso; ci chiede di incontrarci pur continuando a denigrare sia noi che la Fim. Come Uilm rimaniamo fermamente convinti delle gravi responsabilità a carico dei metalmeccanici della Cgil: hanno ritardato produzioni ed investimenti previsti dal progetto 'Fabbrica Italia' sul territorio nazionale e tuttora agiscono in relazione al piano Fiat con manifesta ostilità. E' successo a Melfi, a Pomigliano ed ora sta riaccadendo nella vicenda di Mirafiori".
"Abbiamo chiesto noi l'incontro a seguito delle assemblee a Mirafiori – ha affermato Landini - perché è utile che si faccia tutti insieme una riflessione comune sia sulla preoccupazione espressa dai lavoratori torinesi sia sulla loro richiesta di difendere il contratto nazionale. Fim e Uilm avevano assicurato che le deroghe lo avrebbero difeso e invece, dopo le parole di Marchionne, siamo di fronte alla dimostrazione opposta".
Ancora molto da chiarire, dunque, se le sigle vogliono pervenire ad un giudizio comune.
Ma ad auspicare un accordo è il ministro del lavoro Maurizio Sacconi. "Le parti - ha detto - sono in grado di definire regole utili a garantire la giusta remunerazione del lavoro, le tutele del lavoro, a partire dallo sviluppo delle competenze, e la piena utilizzazione degli impianti, rimuovendo forme di assenteismo anomalo".
Il ministro ha auspicato che l'accordo venga raggiunto entro Natale. "Ciò che conta" ha aggiunto, è che l'accordo possa essere "duttilmente adattato alle esigenze condivise, senza antichi pregiudizi o nuovi ideologismi".
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