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Olli Rehn: l'Italia ha retto la crisi

Il commissario europeo Olli Rehn ha espresso approvazione per la tenuta dell'Italia davanti alla crisi: fattori positivi la solidità del settore bancario, il debito privato relativamente basso e l'azione del governo. Il nostro paese dovrebbe tornare ai livelli pre-crisi "entro il 2012".

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"L'Italia ha fatto relativamente bene davanti alla crisi: grazie al settore bancario relativamente solido e al debito privato relativamente basso è riuscita a evitare l'insorgere di grandi squilibri esterni". Questa l'opinione di Olli Rehn, commissario europeo per gli affari economici e monetari, presente oggi a Roma per un'audizione congiunta alla Camera con il ministro dell'economia, Giulio Tremonti.
"Il governo italiano - ha affermato Rehn - ha mantenuto una posizione fiscale prudente prevenendo così eventuali percezioni dei mercati rispetto al rischio Italia".
"L'Italia - ha proseguito - è stata prudente rispetto ai rischi finanziari e ora si trova di fronte ad una doppia sfida: ridurre il rapporto debito/Pil verso la soglia di riferimento del 60% prevista dal Trattato e rafforzare il potenziale di sviluppo economico con le riforme strutturali".
Nel corso del suo intervento, il commissario ha anche formulato una previsione sul nostro paese: "entro il 2012, ma già dal prossimo anno, le nostre previsioni d'autunno ci dicono che l'Italia dovrebbe tornare agli stessi livelli di crescita precedenti la crisi".
A livello più generale, la crisi necessita di "risposte sistemiche con provvedimenti di natura orizzontale, come il miglioramento della governance, a cui si aggiungono misure specifiche dei singoli Paesi". "Sono fiducioso – ha concluso - che entro l'estate 2011 un nuovo sistema di governance economica sarà realtà" in Europa.
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