Nel bollettino di dicembre, la Banca Centrale Europea esprime preoccupazione riguardo alla sostenibilità delle posizioni di bilancio di alcuni paesi UE e al problema della disoccupazione.
La Banca Centrale Europea è impensierita dai bilanci di alcuni paesi dell'Unione Europea, che destano "viva preoccupazione". L'allarme arriva dal bollettino di dicembre appena emesso dall'istituto. "Sebbene alcuni paesi - afferma la Bce - registrino andamenti dei conti pubblici più favorevoli di quanto atteso in precedenza, per altri rimane molto viva la preoccupazione circa la sostenibilità delle posizioni di bilancio e la vulnerabilità a reazioni avverse del mercato". Buone notizie, però, per il nostro paese: nel bollettino si legge che "è probabile che il debito pubblico in rapporto al Pil aumenti in tutti i paesi dell'area euro nel 2011 e in quasi tutti nel 2012, ad eccezione di Germania e Italia". "Sempre nel 2012 – prosegue la Bce - il rapporto medio tra debito e Pil dell'area ammonterebbe all'87,8 per cento del Pil e quattro paesi, Belgio, Irlanda, Grecia e Italia registrerebbero rapporti superiori al 100 per cento". In questo contesto, è necessario che tutti gli stati "portino avanti piani di risanamento pluriennali credibili e attuino integralmente le misure di riequilibrio previste". Un accenno anche al problema della disoccupazione: anche se "le condizioni del mercato del lavoro hanno continuato a stabilizzarsi negli ultimi mesi", "l'aumento della disoccupazione di lungo periodo è motivo di preoccupazione". Il numero di persone rimaste senza un'occupazione per più di 12 mesi, infatti, "ha subito un incremento del 30% nell'anno fino al secondo trimestre del 2010, a fronte di una crescita media del 4% registrata nel periodo 2008-2009". Questo problema esige "una risposta di policy efficace".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.