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Landini (Fiom Cgil) su Fiat: no a piani B

Continua lo scontro tra Fiom Cgil e Fiat. Maurizio Landini, segretario generale delle tute blu del sindacato, si dice contrario a "ricatti e piani B" in merito a Mirafiori.

Tecnologie
Per garantire la governabilità degli stabilimenti, in Fiat come altrove, è necessaria la "qualificazione della contrattazione collettiva tra le parti", con la realizzazione di accordi condivisi dalle lavoratrici e dai lavoratori. A dichiararlo è il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, nel rispondere alle affermazioni dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, secondo il quale è in corso il dialogo per il raggiungimento di un accordo: secondo Marchionne, in ogni caso, ci sarebbero "diversi piani B, ma questa non è una minaccia", fra le opzioni anche la possibilità di produrre negli Usa, "ma ce ne sono anche altre".
Il raggiungimento della governabilità, ha spiegato Landini, non è un risultato che si può ottenere "con i ricatti e i 'piani B' per escludere il sindacato più rappresentativo".
Landini, ha inoltre scritto a Fim e Uilm per chiedere "di convocare le assemblee retribuite per questa settimana".
"Lo sciopero di ieri a Mirafiori - osserva Landini - ha rappresentato una prima reazione spontanea dei lavoratori a un'ipotesi di accordo che estenda quello di Pomigliano. Tutto ciò dimostra, ha proseguito il leader delle tute blu della Cgil, "la necessità dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento torinese di essere informati sulla trattativa in corso e sulla riduzione dei loro diritti che si profila all'orizzonte". 
Landini ha tenuto a ribadire anche il no "ad un accordo che ricopi quello di Pomigliano, con tutto quello che comporta sul piano del peggioramento delle condizioni di lavoro, e alla costituzione di una newco come strumento per superare il contratto nazionale di lavoro".
"Rimaniamo, come sindacato, i più interessati - conclude il dirigente sindacale - affinché l'investimento previsto per Mirafiori si faccia. Per la Fiom Cgil, lo strumento più efficace per migliorare la competitività dell'Azienda, senza cancellare i diritti e le leggi rimane il contratto senza deroghe del 2008".
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