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Prodi: euro forte, non rischia più di altre monete

Secondo Romano Prodi non esiste nessuna "crisi dell'euro": la moneta è forte e rimane il "pilastro del sistema monetario mondiale". La Germania "deve capire che l'euro le conviene".

Tecnologie
L'euro è una moneta "forte, pilastro del sistema monetario mondiale". Questa l'opinione di Romano Prodi, ex presidente del consiglio italiano ed ex presidente della Commissione europea, intervenuto recentemente sul tema a margine di una conferenza su "The costs of non Europe" all'università di Firenze.
"Si parla di una crisi dell'euro – ha affermato Prodi - io ritengo che l'euro sia forte, un pilastro del sistema monetario mondiale e proprio per effetto di questa crisi e di queste difficoltà vengono rafforzate le difese e le strutture di cooperazione. Sono molto tranquillo".
L'ex premier è tornato sullo stesso tema anche nel corso di un intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Paìs. "L'euro non è più in pericolo di altre monete" ha ribadito, sottolineando però la necessità che l'Unione europea dia prova di unità di fronte agli speculatori.
Prodi si è poi detto d'accordo con la proposta, avanzata da Mario Monti, Jean-Claude Juncker e Giulio Tremonti, di creare un'agenzia europea per il debito.
Ma soprattutto, ha voluto lanciare un messaggio alla Germania: "la Germania deve capire che l'euro le conviene" ha affermato, spiegando che "Berlino vive una specie di scissione tra le sue posizioni politiche e gli interessi della sua classe imprenditoriale. E' l'euro che rafforza il suo potere economico".
Nel paese, secondo Prodi, esisterebbe "un certo populismo che presenta il paese come una sorta di martire europeo: sono gli unici a lavorare, gli unici a pagare e gli unici a trainare gli altri. Bisogna spiegare loro che non è così: senza dubbio svolgono una funzione proporzionale alla grandezza della loro economia, ma costi e benefici sono equilibrati. Il loro mercato è per il 50-60% nell'Eurozona, non fuori".
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