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Mobilità sostenibile, patto tra Enel ed Emilia Romagna

E' il primo protocollo sul tema siglato su base regionale in Italia. Coinvolti i Comuni di Bologna, Reggio Emilia e Rimini in tre progetti sperimentali, con l'installazione di 60 colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. L'assessore Peri: "Fondamentale la dimensione regionale dell'accordo".

Tecnologie
Il primo patto in Italia, tra Enel e una regione – Emilia-Romagna – per lo sviluppo della mobilità elettrica.
In occasione del Motor Show è stato siglato un protocollo che prevede nello specifico tre progetti pilota, basati sullo sviluppo di un'infrastruttura innovativa per la ricarica dei veicoli elettrici, pubblici e privati, per il trasporto di persone e merci.
Erano presenti alla firma l'assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri, il presidente di Enel Piero GnudiLivio Vido (Enel Ingegneria e Innovazione Spa), Livio Gallo (Enel Distribuzione Spa), il commissario straordinario del Comune di Bologna Annamaria Cancellieri, il sindaco di Reggio Emillia Graziano Delrio, gli assessori alla Mobilità del Comune di Reggio Emilia Paolo Gandolfi e di Rimini Juri Magrini.
Tre i comuni coinvolti: Bologna, come capoluogo di regione, caratterizzato da un sistema di mobilità complesso e articolato, che può diventare un valido terreno di sperimentazione per la mobilità elettrica e la rete di ricarica, in particolare per spostamenti di area metropolitana; Reggio Emilia, che rappresenta un'eccellenza nella mobilità elettrica (in città e provincia è già attiva una vasta "flotta" di alcune centinaia di auto elettriche grazie al supporto di Til srl) e può garantire una base di esperienza e una disponibilità di mezzi per nuove sperimentazioni; infine Rimini, dove avviare una sperimentazione di mobilità elettrica riferita al target turistico.
Enel installerà complessivamente una sessantina di infrastrutture (che rappresentano una parte del sistema) per ricaricare i veicoli elettrici, suddivise fra i tre Comuni. La rete di ricarica verrà definita con un lavoro congiunto di pianificazione che tenga conto delle esigenze degli utilizzatori, dei flussi di traffico cittadino, dei regolamenti in vigore per la mobilità, delle specificità dei trasporti pubblici e delle caratteristiche urbane della città coinvolte nel progetto.
I tre progetti pilota verranno quindi sviluppati con un programma congiunto che prevede l'individuazione dei contenuti della sperimentazione, la redazione di un piano di mobilità elettrica per ogni città e la definizione dei relativi investimenti nelle infrastrutture di ricarica, un piano di implementazione che includa lo sviluppo reti, il piano di introduzione delle auto/flotte, la selezione dei clienti per la sperimentazione e il customer management; infine, l'impostazione del monitoraggio dei risultati, che permetterà poi di preparare il piano di estensione del programma complessivo. La sperimentazione è aperta agli altri servizi sul territorio; il protocollo infatti prevede una possibile integrazione con soluzioni tecnologiche per il riconoscimento e l'autenticazione con diversi metodi di pagamento e con sistemi di infomobilità e di gestione della sosta.
I veicoli elettrici utilizzati per le sperimentazioni nelle tre città saranno alimentati almeno per il 50% con energia certificata RECS, un sistema di certificazione internazionale per lo sviluppo delle fonti rinnovabili come acqua, sole, vento e calore della terra.
Enel assisterà inoltre la Regione e i Comuni nei rapporti con le case automobilistiche più impegnate nei progetti di mobilità elettrica, con cui ha già sviluppato o si vorranno sviluppare accordi di cooperazione e progetti pilota.
Secondo quanto previsto dal protocollo, la Regione e i Comuni coinvolti s'impegnano a studiare ed eventualmente sviluppare e integrare all'interno del programma altre iniziative di mobilità elettrica, anche attraverso collaborazioni e intese con aziende, enti, associazioni di categoria, Università e centri di ricerca.
Punto qualificante del protocollo, l'individuazione e la proposta di misure di ordine regolatorio, normativo e amministrativo che incentivino e semplifichino l'uso della mobilità elettrica, anche presso gli organi nazionali competenti: il ministero dell'Ambiente, il ministero dello Sviluppo Economico e l'Autorità per l'energia elettrica e il gas.
L'assessore Peri ha espresso grande soddisfazione l'accordo con Enel "perché in questo modo siamo nella parte concreta e operativa dell'innovazione. Questo protocollo inoltre ha una dimensione regionale: portiamo quindi tutto il sistema dell'Emilia-Romagna in una scommessa che comincerà a vedere i primi frutti operativi dall'anno prossimo. Coinvolgiamo le città, e quindi l'accordo si inserisce nell'organizzazione della mobilità urbana. Vogliamo prepararci – ha aggiunto l'assessore – ad avere una struttura a rete regionale, che sia in grado anche di far percepire ai cittadini che c'è in atto una rivoluzione nel campo delle motorizzazioni, e che noi stiamo già attrezzandoci per coglierla sin dall'inizio, come protagonisti attivi. A livello di mobilità – ha concluso Peri – programmiamo quindi i prossimi dieci anni con il massimo dell'innovazione, tecnologica e organizzativa".
"Oggi – ha commentato il presidente di Enel Gnudi – insieme alla Regione Emilia-Romagna, i Comuni di Bologna, Rimini e Reggio Emilia, abbiamo siglato una nuova, importante intesa che arricchisce l'impegno di Enel per la mobilità elettrica, uno dei numerosi  fronti che ci vedono impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie a favore dell'ambiente. L'eccellenza tecnologica di Enel nei sistemi intelligenti di gestione della rete elettrica ci consente di sviluppare e di mettere a disposizione dei clienti un sistema di  infrastrutture di ricarica innovative, che siamo certi avrà un ruolo fondamentale per la diffusione della mobilità elettrica. Come Enel, mi auguro di poter presto assistere, in Emilia-Romagna come in Italia, a un'ampia diffusione di veicoli elettrici dando così avvio alla rivoluzione della mobilità pulita e silenziosa".
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