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Europa al salvataggio dell'Irlanda, prestito da 85 mld di euro

L'Ecofin approva il piano di aiuti economici per l'Irlanda: la nazione potrà contare su 85 miliardi di euro in tre anni. Intanto, nel paese cresce la protesta per le misure di austerity decise dal governo.

Tecnologie
Via libera ufficiale al piano di aiuti per l'Irlanda. Ieri pomeriggio, i ministri delle finanze dell'Eurogruppo riuniti a Bruxelles hanno approvato il piano di salvataggio per la nazione: l'isola potrà contare su un prestito di 85 miliardi di euro che verranno suddivisi in tre anni.
In particolare, 50 miliardi andranno a risanare le casse dello stato, mentre i restanti 35 saranno destinati alle banche.
Nel prestito confluiscono tre tranche da 22,5 miliardi provenienti dall'Efsm ( fondo per il bilancio Ue), dall'Efsf (fondo salva-stati della zona Euro) e dal Fondo Monetario Internazionale; ulteriori 17,5 miliardi dovranno essere reperiti direttamente dall'Irlanda.
Il tasso di interesse applicato sarà del 6%: superiore rispetto a quello assegnato alla Grecia (5,2%), ma inferiore rispetto ai timori di Dublino (che aveva ipotizzato un 6,7%).
"Siamo in una situazione molto seria – ha commentato a margine della riunione dell'Ecofin Olli Rehn, commissario Ue agli affari economici e monetari - dobbiamo innanzitutto dare una risposta sistemica alla crisi per proteggere le basi della ripresa economica in Europa. Ho fiducia che ce la faremo". La decisione presa in merito all'Irlanda è un passo "molto importante", in quanto rappresenta appunto "una risposta sistemica ad una crisi sistemica" che sarà in grado di "calmare i mercati".
A Bruxelles era presente anche Giulio Tremonti: "di solito — ha osservato il ministro dell'economia - lo stato è più forte del mercato, ma in Europa è diverso perché i mercati sono uniti dagli interessi, a volte speculativi, mentre l'Ue è ancora troppo divisa dalle logiche nazionali. Abbiamo cercato di rendere l'Europa un po' più unita contro la speculazione, per costruire una struttura di difesa dell'euro più forte".
Intanto, la stessa Irlanda ha varato negli scorsi giorni una manovra economica da 15 miliardi in quattro anni: il governo di Brian Cowen ha annunciato misure che prevedono forti tagli alla Pubblica Amministrazione e alla spesa per il welfare, unitamente a misure di austerity.
Ma l'annuncio ha causato forti proteste nel paese: oltre 50 mila persone sono scese in piazza a Dublino al grido di "for a better, fairer way" ("per una via migliore, più giusta"). L'accusa mossa al governo è che il piano sia mirato a tutelare banchieri e industriali più che i semplici cittadini.
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