L'ad di Fiat Sergio Marchionne commenta da Los Angeles la situazione politica italiana: "l'instabilità non aiuta, abbiamo bisogno di certezze".
Stabilità e chiarezza: questo è ciò che serve all'Italia in questo momento secondo Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat. Il manager ha voluto commentare la situazione italiana di questo periodo a margine dell'inaugurazione del concessionario Fiat-Chrysler di Los Angeles: "noi abbiamo bisogno di stabilità per fare le cose – ha affermato -. L'instabilità non aiuta né a livello di clientela né a livello di gestione industriale del paese. Abbiamo bisogno di certezze".
E riguardo all'ipotesi di crisi di governo: "abbiamo una crisi che è possibile? O ce l'abbiamo non ce l'abbiamo. Una possibile crisi di governo? È questo il problema. Non è un bel modo per gestire il paese. La mancanza di chiarezza è quello che innervosisce il mondo intero. Le persone serie queste cose non le fanno".
Ma il problema della mancanza di certezze non riguarda solo il nostro paese: "l'instabilità politica in Europa non aiuta – ha proseguito l'ad -. Non è un problema solo italiano, ma europeo".
Marchionne è ovviamente intervenuto anche su questioni che riguardano più da vicino il Lingotto. Prima di tutto ha negato che la società sia pronta a fondersi con Chrysler, ipotesi circolata negli scorsi giorni: "non ho mai detto che le avremmo fuse" ha fatto notare, spiegando che questa resta solo una delle possibilità attuabili.
L'ad ha poi ribadito che Fiat non ha intenzione di vendere Alfa Romeo, a meno di offerte molto allettanti: "Alfa Romeo non è in vendita ma se si presentassero con un assegno da 20 miliardi allora mi siederei al tavolo".
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