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Expo 2015, sequestro di un'area per rifiuti tossici. E intanto si pensa ai parcheggi

Sequestrata un'area di 300mila metri quadri che doveva essere riqualificata in vista dell'Expo 2015: conteneva rifiuti tossici. Intanto, si riaprono le trattative sui parcheggi di interscambio.

Tecnologie
La Procura di Milano ha disposto il sequestro dell'ex cava di Garegnano, in zona Bisceglie, un'area di circa 300mila metri quadri destinata alla riqualificazione in vista dell'Expo del 2015.
Il motivo? Nella falda acquifera sottostante la cava sarebbe stata rilevata la presenza di metalli tossici, diossina e altre sostanze cancerogene. Molto probabilmente dovuta all'abbandono di rifiuti tossici nella zona.
Il Comune di Milano aveva autorizzato la bonifica dei terreni, per trasformare la zona in una nuova area verde dotata di nuovi alloggi, giardini, un asilo e un alloggio per anziani. Ma l'operazione ha evidentemente presentato delle irregolarità: ed ora, i proprietari delle aree sono accusati di avvelenamento delle acque, omessa bonifica e gestione di discarica. 
La società Expo non risulta comunque coinvolta. "Siamo davanti a un'area privata che, a fronte del progetto di riqualificazione, sarà ceduta per l'80% al Comune di Milano come parco pubblico e poi messa a sistema con gli altri parchi dell'area ovest di Milano per costituire un tassello delle future vie d'acqua dell'Expo" ha chiarito l'assessore allo sviluppo del territorio del capoluogo lombardo Carlo Masseroli.
Intanto, dopo le polemiche degli scorsi mesi, la macchina organizzativa dell'esposizione universale sembra essersi messa finalmente in moto.
Da qualche giorno sono riprese le consultazioni riguardo ai parcheggi di interscambio: secondo il progetto, per la manifestazione verranno realizzati 6 posteggi a Pioltello, Segrate, San Donato, Locate Triulzi, Corbetta e Nerviano per un totale di 15mila posti auto. L'obiettivo è quello di permettere ai visitatori di lasciare la propria vettura in punti strategici e raggiungere poi l'area espositiva con i mezzi pubblici, rispettando l'ambiente.
Alla fine dell'Expo, le strutture rimarranno alla città, a tutto vantaggio di cittadini e pendolari. "Stiamo lavorando per realizzare opere utili che rimarranno alla città – ha confermato Fabio Altitonante, assessore alla pianificazione del Territorio della Provincia - abbiamo ripreso questo discorso sui parcheggi di interscambio, che era rimasto in stand by, e contiamo di concludere l'accordo entro fine anno".
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