Crescono le esportazioni delle imprese italiane. Nel primo semestre del 2010, quasi tutte le regioni hanno fatto rilevare incrementi nelle esportazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo si apprende da un rapporto Istat. In particolare, si nota l'ottima performance delle isole, che fanno registrare complessivamente +49,2%, grazie soprattutto al forte incremento del valore delle vendite all'estero di prodotti petroliferi raffinati. Anche l'Italia meridionale e quella centrale registrano incrementi superiori alla media nazionale (pari, rispettivamente, a +15,3% e +14%). Nel primo semestre, i più ampi incrementi tendenziali delle esportazioni per le regioni che maggiormente contribuiscono ai flussi commerciali con l'estero riguardano Sardegna (+65,4%), Sicilia (+40,8%), Abruzzo (+22,6%), Puglia (+20%), Trentino-Alto Adige (+17,6%), Lazio (+16,4%) e Piemonte (+16%). Per le tre regioni che contribuiscono maggiormente alle esportazioni nazionali, si segnala una crescita inferiore alla media nazionale: Emilia Romagna e Veneto (+11,7%) e Lombardia (+10,1%). Le regioni che registrano una flessione delle esportazioni sono invece Basilicata (-17,3%) e Calabria (-6%). Considerando i settori che contribuiscono maggiormente alle esportazioni nazionali, si rilevano incrementi significativi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per coke e prodotti petroliferi raffinati (+62,3%), sostanze e prodotti chimici (+29,6%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+18,7%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+17,4%). Invece, articoli di abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) registrano una flessione (-3,3%).
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