Secondo la Camera di Commercio di Milano, il capoluogo si troverebbe al 24esimo posto nella classifica delle città più care d'Europa. Ma Codacons parla di un clamoroso abbaglio: Milano è la città europea più cara, quello che conta sono i prezzi assoluti da cui si parte".
Nel corso del 2009 i prezzi a Milano sono cresciuti del 3,1%. Tra le 32 principali città europee, l'aumento di Milano è il 12° più elevato (prima Budapest: +9,8%). In particolare, crescono i prezzi per la cura personale (+6,3%), per gli alimentari (+5,2%) e per le utilities (+5,1%: ottava crescita in Europa). Ma nonostante questo aumento, Il capoluogo lombardo sarebbe solo 24esimo nella classifica delle città più care d'Europa. E' quanto sostiene la Camera di commercio di Milano nella sua rielaborazione, attraverso il Lab Mim, di dati provenienti dall'Economist Intelligence Unit – Economist.Secondo l'istituto, al primo posto assoluto della classifica si troverebbe Londra, seguita poi da Oslo e Copenhagen. Roma sarebbe in 24esima posizione. Ma la versione della Camera di Commercio non è condivisa dal Codacons, che senza mezzi termini ha dichiarato in una nota: "la Camera di Commercio di Milano si è fatta abbagliare dal sole di agosto e ha preso lucciole per lanterne". "Quello che conta - spiega l'associazione dei consumatori - non è la percentuale relativa di aumento, ma i prezzi assoluti dai quali si parte. Sono questi che determinano il vero costo della vita e che rendono Milano la città più cara d'Europa, come svariate ricerche hanno sempre dimostrato, e Roma certo più cara di Budapest". La Camera di commercio è inoltre accusata di aver dimenticato due cose: "la prima - prosegue la nota - è che una percentuale inferiore di aumento, se è applicata ad un prezzo di partenza più alto, può rendere la vita relativamente più cara rispetto a dove si sono registrati incrementi percentuali superiori (è il caso di Budapest…). La seconda, è che se a Milano e Roma nel corso del 2009 i prezzi sono aumentati poco, non è perchè si vive meglio, ma solo perchè in Italia abbiamo pagato la crisi più che nel resto d'Europa e si è registrato un crollo dei consumi delle famiglie. Nulla, quindi, di così positivo ed esaltante". "Ci stupisce, anzi - conclude l'associazione - che a Milano i prezzi siano saliti dal 3,1% nonostante il crollo della domanda, in barba alle leggi di mercato.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita.
Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News!
Seguici
Abbonati alla rivista ImpresaCity Magazine e ricevi la tua copia.