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Inps, a maggio cala la Cassa integrazione

A maggio diminuisce ancora il tiraggio della CIG: dei 532 milioni di ore di CIG autorizzate tra gennaio e maggio 2010, solo 270 milioni sono state effettivamente utilizzate dalle imprese. Mastrapasqua e Sacconi: "Italia in ripresa".

Tecnologie
A maggio è diminuito ancora il tiraggio della cassa integrazione in Italia. A fronte dell'aumento delle richieste di ore autorizzate di CIG nei primi 4 mesi del 2010, sono solo la metà quelle che sono state fin qui utilizzate.
Il dato del cosiddetto "tiraggio" è disponibile per i primi cinque mesi del 2010 (gennaio-maggio). Nei primi quattro mesi dell'anno era quasi al 53%; a Maggio è calato al 50,72%.
Vale a dire che dei 532 milioni di ore di CIG autorizzate tra gennaio e maggio 2010, solo 270 milioni sono state effettivamente utilizzate dalle imprese.
Il basso "tiraggio" della CIG di quest'anno si confronta con un modesto tiraggio medio registrato già nello scorso anno: il 65,01%, contro il 76,40% del 2008.
Nel caso della cassa integrazione ordinaria (CIGO) il tiraggio 2010 si è fermato al 48,07%, e al 52,13% per la cassa integrazione straordinaria (CIGS).
"I dati del tiraggio sembrano concordare con i segnali di ripresa dell'economia nazionale, dell'andamento della produzione industriale e dell'incremento del P.I.L segnalati in questi giorni – ha dichiarato il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua.
Dello stesso avviso il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: "i dati Inps sul basso tasso di effettivo utilizzo della cassa integrazione autorizzata – ha commentato il ministro - consentono di leggere positivamente lo stesso impiego degli ammortizzatori sociali. Le incertezze inducono a chiedere autorizzazioni più estese rispetto a ciò che poi realmente si rivela necessario. Questo indicatore si combina non casualmente con quelli relativi alla crescita del Pil, della produzione industriale, degli ordinativi dall'estero, per non parlare della minore disoccupazione e del buon andamento del collocamento dei titoli pubblici. Tutto ciò indica un Paese che reagisce".
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