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Truffe online, clonati siti web di alcune aziende

Dodici persone sono state arrestate dalla Polizia Postale della Spezia: realizzavano truffe a danno di alcune società, clonando i loro siti web ed effettuando ordini fasulli.

Tecnologie
Acquistavano merce che poi non pagavano. Per realizzare ciò, avevano clonato i siti internet di diverse aziende. Questo il giro illegale che avevano organizzato alcuni criminali, intercettati e fermati dalla Polizia Postale della Spezia. Le 12 persone denunciate facevano parte di un'associazione di truffatori online, verso la quale era canalizzata l'attenzione delle Forze dell'Ordine da ormai due anni.  Dopo le indagini si è quindi riuscito a porre fine alle truffe perpetuate dall'organizzazione, realizzate anche all'estero.
L'indagine era partita nel giugno del 2008 e le prime aziende ad essere coinvolte erano state un'impresa spezzina, la Pomodoro Costruzioni, e la Holz Schmidt di Marburg, in Germania.
Il titolare dell'azienda spezzina aveva ricevuto una richiesta di pagamento da parte della società tedesca, ma negava di aver mai effettuato un ordine.
Dopo le indagini congiunte della polizia spezzina con quella di Bolzano e il commissariato tedesco di Mittelhessen, è stato appurato come entrambe le società stessero dichiarando il vero.
I criminali avevano infatti clonato il sito web della società, effettuando ordini per conto della falsa ditta Pomodoro. L'ammontare della spesa era pari a 150mila Euro.
Per poter scoprire chi si celava dietro la truffa, la Polizia postale ha deciso di organizzare una falsa spedizione di legnami, grazie alla collaborazione del Centro nautico e sommozzatori della polizia spezzina (Cnes). In questo modo si è riusciti a risalire ai componenti dell'associazione.
Dall'indagine è emerso come all'interno del gruppo ci fossero diversi incarichi: i procacciatori di affari, coloro che creavano i cloni dei siti, chi cercava contatti per acquisti e consegne e così via. L'associazione comprendeva anche autotrasportatori e una guardia giurata.  Dopo gli arresti, in un capannone di 5mila metri quadrati a Montichiari, è stata rinvenuta la merce rubata, che aveva un valore di oltre un milione di Euro.
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