Secondo i dati del Centro Studi Confindustria, l'evasione fiscale si è attestata nel 2009 a quota 124,5 miliardi di Euro, pari all'8,2% del Pil. Un dato che ha eguali solo in Grecia.
Il Centro Studi di Confindustria lancia l'allarme evasione fiscale in Italia. Nel nostro paese, infatti, il dato ha raggiunto nel 2009 quota 124,5 miliardi di Euro, pari all'8,2% del Pil. Si tratta di un fenomeno "che ha eguali solo in Grecia e pesa come un macigno sulla crescita perché, a parità di obiettivi di incasso, determina aliquote molto più alte". Nel dettaglio, l'Iva evasa ammonta a 35,5 miliardi, a cui si sommano 31,5 miliardi di Irpef, 8 miliardi di Ires e 6,3 miliardi di Irap. Tenendo conto del sommerso, la pressione fiscale effettiva sui contribuenti italiani è al 51,4% del reddito italiano, contro il 43,2% ufficiale. A parità di gettito, spiega il Centro Studi, ''eliminando l'evasione, le aliquote fiscali e contributive potrebbero essere abbattute in media del 16%''.
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