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Frodi creditizie in crescita in Italia

La diffusione delle frodi creditizie non si arresta: si registra un ulteriore incremento dell'importo medio delle frodi perpetrate attraverso il furto d'identità. Lo rileva una ricerca di Crif.

Tecnologie
Secondo le ultime rilevazioni dell'Osservatorio sulle Frodi Creditizie realizzato da Crif, nel 2009 sono state perpetrate frodi creditizie mediante furto di identità (ovvero quelle attività criminali finalizzate ad ottenere credito o acquisire beni con l'intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene) per un importo complessivo superiore ai 177 milioni di Euro, con un incremento di +22% rispetto al 2008.
Dalla distribuzione delle frodi per tipo di operazione si osserva che, ancora una volta, sono stati i prestiti finalizzati a fare la parte del leone (con un'incidenza del 73% sul totale dei casi) anche se si conferma il trend di forte crescita delle frodi perpetrate sui prestiti personali, con un incremento del +71% rispetto al 2008 e una incidenza sul totale che passa dal 5,6% del 2008 al 9,6% dell'anno scorso.
Ma il 2009 si caratterizza anche per l'apertura di una nuova frontiera del fenomeno, che riguarda l'apertura di conti correnti utilizzando l'identità altrui e l'emissione di assegni scoperti, con la conseguente iscrizione della vittima nel Registro dei Protesti che comporta forti disagi al soggetto a cui è stata rubata l'identità.
L'Osservatorio Crif sulle Frodi Creditizie, giunto alla sua terza edizione, si propone di offrire, sulla base di analisi e dati statistici esclusivi, una fotografia del fenomeno delle frodi e dei furti di identità, delle sue dimensioni nel nostro Paese e delle sue peculiarità, al fine di agevolarne una maggiore comprensione, funzionale anche ad una più efficace prevenzione.
Attraverso l'analisi condotta da Mister Credit, divisione consumer di Crif, su un campione di denunce di furto d'identità è stato anche possibile evidenziare come le vittime svolgano prevalentemente attività di libera professione; il trend degli ultimi anni indica, inoltre, un progressivo spostamento dell'obiettivo verso le donne e le persone di età superiore ai 40 anni.
Nel dettaglio, la distribuzione delle frodi per sesso evidenzia come il 64% delle vittime siano uomini, ma rispetto al 2008 si registra un ulteriore forte incremento delle donne (+44,4%), che superano un terzo dei casi totali.
Nel 2009 il 53,1% delle frodi ha coinvolto persone al di sotto dei 40 anni (questa fascia si mantiene al primo posto per quanto in calo di 1,5 punti percentuali rispetto al 2008). Gli incrementi più significativi, invece, riguardano soprattutto le fasce dei 40-50enni e dei 50-60enni (+5,3% e +7,5% rispetto all'anno precedente).
Per quanto riguarda la ripartizione delle frodi per regione, l'Osservatorio Crif registra una maggiore incidenza del fenomeno in Campania, Sicilia, Lombardia e Lazio, seguite da Puglia e Piemonte.
Si tratta delle stesse regioni che nel 2008 occupavano i primi posti di questa poco invidiabile classifica, ad eccezione della Sicilia, il cui peso nell'ultimo anno è quasi raddoppiato rispetto al 2008. Al contrario, le regioni in cui si registrano meno frodi sono, non a caso, anche tra le meno popolose del Paese, come la Valle d'Aosta, il Molise e il Trentino.
"Rispetto alle rapine in banca, che da diversi anni sono in costante diminuzione anche grazie ai cospicui investimenti fatti dagli istituti di credito a protezione delle proprie filiali, il settore delle frodi non è assolutamente in crisi e, al contrario, le tecniche utilizzate dalle organizzazioni criminali sono sempre più sofisticate. – spiega Beatrice Rubini, Manager della Direzione Consumer di Crif - È quindi fondamentale che anche gli italiani prendano coscienza dell'importanza di difendere i propri dati personali: siccome le minacce cambiano, è essenziale che essi mettano in atto misure efficaci e sistematiche per controllare maggiormente l'utilizzo dei propri dati al fine di ridurre i rischi per la loro sicurezza".
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