Anche l'ingegnere Carlo De Benedetti, il presidente del Gruppo editoriale Espresso, compare tra i 41 indagati nell'inchiesta della procura di Roma sui fallimenti di alcune società riconducibili al gruppo dell'immobiliarista Danilo Coppola, che è arrivata alla conclusione.
Anche l'ingegnere
Carlo De Benedetti, il presidente del
Gruppo editoriale Espresso, compare tra i 41 indagati nell'inchiesta della
procura di Roma sui
fallimenti di alcune società riconducibili al gruppo dell'immobiliarista
Danilo Coppola, che è arrivata alla conclusione. Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie. Nei confronti di Carlo De Benedetti viene ipotizzato dai pm
Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli il reato di
ostacolo alla funzione di vigilanza della Consob, assieme agli altri ex membri del cda di
Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni di Torino in carica tra il 2005 e il 2006.
Nel 2005 il cda della Bim deliberò l'erogazione di 100 milioni di euro di finanziamento a una società di Stefania Cossetti, ma di fatto utilizzati dall'immobiliarista
Luigi Zunino, che era il "dominus" di questa società, come riferiscono le fonti, citando l'atto di chiusura indagini, il passo che solitamente anticipa la richiesta di rinvio a giudizio.
Il reato consisterebbe nell'avere occultato all'organo di vigilanza l'effettiva esposizione finanziaria dell'istituto bancario nei confronti delle società utilizzate da Zunino, che con quel finanziamento saliva ad oltre 200 milioni, oltre il limite massimo consentito per il rischio nei confronti di un singolo cliente.
L'inchiesta vede indagate in tutto 41 persone fisiche e una società, la
Pablo Air line, proprietaria dell'aereo personale di Danilo Coppola. I pm contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata ad appropriazione indebita, falso ideologico, bancarotta e ostacolo alle funzioni degli organi di vigilanza.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.