La ripresa italiana "va rafforzandosi lentamente": la Commissione Europea prevede una crescita del Pil pari allo 0,8% quest'anno e all'1,4% il prossimo.
Il Pil italiano crescerà nel 2010 dello 0,8% e nel 2011 dell'1,4%. Lo sostiene la Commissione Europea, che ha recentemente pubblicato il proprio rapporto di primavera. Secondo l'organismo, in Italia "la ripresa va rafforzandosi lentamente": nell'anno in corso sarà "leggera" e "recupererà un po' di forza nel 2011 largamente in linea con la media Eurozona". Le stime sono state comunque riviste al ribasso: il Programma di stabilità aggiornato indicava un Pil all'1,1% quest'anno e al 2% il prossimo. Il rapporto deficit/Pil del nostro paese dovrebbe restare stabile al 5,3% nel 2010 (invariato rispetto al 2009) per poi scendere al 5% nel 2011. La Commissione prevede che il debito pubblico italiano, dal 115,8% del 2009, si attesti al 118,2% quest'anno e al 118,9% il prossimo (il governo stimava di non superare il 116,9% nel 2010). L'inflazione è prevista all'1,8% e al 2%, più alta rispetto alla media Eurozona (1,5% nel 2010 e 1,7% nel 2011). Il tasso di disoccupazione, che nel 2009 era al 7,8%, dovrebbe attestarsi quest'anno sull'8,8% e restare stabile sullo stesso dato nel 2011: si tratta comunque di una situazione migliore rispetto al resto dell'Eurozona, per la quale il dato è previsto al 10,3% nel 2010 e al 10,4% nel 2011. Secondo l'UE, il governo italiano "ha perseguito una politica di bilancio cauta data la fragilità delle finanze pubbliche in particolare l'alto debito pubblico".
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