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Carol Bartz delinea la strategia di Yahoo!

Carol Bartz, da quindici mesi alla guida di Yahoo!, ha rilasciato un'intervista alla stampa europea a Londra: sotto i riflettori il rapporto con Microsoft, le differenze con Google e le peculiarità di Yahoo!.

Tecnologie
"Non siamo fuori dai giochi": decisa, determinata, sorridente, è Carol Bartz, la donna che da gennaio 2009 ha preso in mano le redini di Yahoo!. La manager, che aveva sostituito il co-fondatore Jerry Yang, si è sempre mostrata entusiasta del progetto e, nell'ultima intervista alla stampa europea a Londra, ha ribadito di credere fermamente in Yahoo! e nelle sue potenzialità.
Un'intervista nella quale si affrontano senza alcun timore anche i lati più problematici, ad esempio il fatto che la società è rimasta un po' nell'ombra, negli ultimi tempi: la Bartz ha sottolineato la stato di forma dell'azienda e ha fatto un parallelo con quanto accaduto ad Apple: "noi non siamo fuori dai giochi. Se ci pensa, anche Apple è rimasta ferma per otto anni".
Un'altra citazione d'eccezione è quella di Google: Yahoo! non vuole rincorrere il gigante di Mountain View, sembra voler mettere in evidenza la Bartz, quando afferma: "Non siamo per forza in competizione con Google, non lo dica più per cortesia. Siamo due società diverse, anche se una parte dei nostri business coincide, in particolare quella relativa ai motori di ricerca" e ancora "la rete non è solo Mountain View".
Ad una domanda specifica sulle differenze fra le due società, mette in risalto come, a differenza di Google che realizza il 99% dei suoi guadagni attraverso l'advertising pubblicitario legato alla ricerca, Yahoo differenzia la fonte delle entrate, con ricavi provenienti dalla ricerca e con il display advertising, ossia i nuovi formati di banner.
Parlando di profitti, argomento sul quale i contabili dell'azienda hanno di che sorridere, tenendo conto del fatto che nell'ultima trimestrale sono triplicati, incassando 310 milioni di dollari, si cita Microsoft.
La Bartz elogia il sodalizio con la società di Redmond: "La partnership con Microsoft è molto produttiva. Loro ci forniscono i migliori algoritmi di ricerca possibili, gli stessi che utilizzano per Bing, e noi vendiamo il prodotto ai grandi clienti pubblicitari. E non c'è nessuna cannibalizzazione con Bing: abbiamo stili e "vestiti" diversi". Da qui un'altra stoccata verso bigG: "A differenza di Google siamo un grande portale personalizzabile ma anche il più grande fornitore di email del mondo visto che dai nostri indirizzi vengono spediti ogni mese 100 miliardi di email.".
Altre questioni affrontate dalla manager riguardano argomenti popolari negli ultimi tempi: la privacy e l'informazione online.
Riguardo al primo, viene sottolineato come Yahoo! abbia "gli standard più elevati proprio in tema di riservatezza dei dati personali": i dati personali degli utenti non sono trattenuti a lungo e, se vengono utilizzati, non sono ricollegabili all'identità delle persone.
Riguardo l'informazione, la Bartz spiega come questo non sia un settore verso il quale è rivolta l'attenzione dell'azienda, avendo alla base una concezione diversa: "diciamo che ci sarà un 80% di contenuti condivisi in tutte le aree geografiche e un 20% di produzione di contenuti locali. Mettiamo insieme contenuti diversi di diverse persone, ma anche contenuti nostri.".
Infine la domanda sugli possibili sviluppi commerciali della partnership con Microsoft: alla domanda se Yahoo! potrà essere acquistata, il numero uno della società ha risposto che "di recente ho solo detto che chiunque può fare un'offerta su una società quotata, ma se mi chiede se siamo in vendita la risposta è no.".
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