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Certificati di malattia online, parte la sperimentazione

Iniziano i tre mesi di sperimentazione della trasmissione elettronica all'Inps dei certificati di malattia. Previsti risparmi di 500 milioni di euro e di circa 100 milioni di documenti cartacei.

Tecnologie
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta e il Ministro della Salute Ferruccio Fazio hanno annunciato l'inizio della fase sperimentale dell'invio telematico dei certificati di malattia, così come previsto dal decreto legislativo n. 150/2009 ("Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione").
Da oggi i medici o le strutture sanitarie inizieranno a inviare all'Inps per via telematica i certificati di malattia dei dipendenti sia pubblici che privati. A sua volta l'Inps invierà l'attestazione di malattia, immediatamente e per via telematica, all'amministrazione di appartenenza del lavoratore. Per quest'ultimo cessa dunque l'obbligo di inviare il certificato tramite raccomandata A/R al proprio datore di lavoro entro due giorni lavorativi. L'inosservanza da parte del medico degli obblighi di trasmissione telematica costituisce un illecito disciplinare e in caso di reiterazione comporta il licenziamento o, per le strutture e i professionisti convenzionati, la decadenza della convenzione stessa.

I risultati della trasmissione telematica dei certificati di malattia permetteranno:
- Dematerializzazione: l'eliminazione del flusso cartaceo produrrà a regime un risparmio annuo stimato in 100 milioni di fogli tra certificati e attestati di malattia;
- Abbattimento dei costi di gestione dei flussi cartacei: considerando che il costo  medio dovuto al "ciclo dei certificati di malattia" ammontava a circa 10 Euro a pratica, sono dunque previsti risparmi di circa 500 milioni di euro l'anno;
- Risparmi per il lavoratore: non sarà più necessario sostenere il costo della raccomandata con ricevuta di ritorno;
- Valorizzazione delle risorse umane dell'Inps precedentemente impiegate nell'attività di data entry (per i soli certificati del settore privato sono al momento impiegate 500 persone);
- Maggiore tempestività dei controlli: l'azzeramento dei tempi di trasmissione dei certificati consentirà una verifica immediata sullo stato di malattia del lavoratore.
- Produzione di statistiche sulle assenze per malattia integrate e tempestive: l'Inps gestirà in tempo reale i flussi informativi sulle assenze per malattia sia del settore pubblico che privato, consentendo la produzione tempestiva di indicatori statistici comparabili.

Da oggi dunque i medici possono inviare all'Inps per via telematica i certificati di malattia attraverso il Sistema centrale (gestito dal Mef e realizzato da Sogei), avendo a disposizione varie alternative: una semplice interfaccia web, tramite la quale è anche possibile stampare una copia cartacea del certificato medico di malattia o inviare copia alla casella e-mail o alla Pec del lavoratore; il proprio sistema software per la gestione dei pazienti, opportunamente integrato con le funzionalità necessarie per dialogare con il Sistema centrale; ulteriori canali (ad esempio un call center telefonico o il proprio telefono cellulare con connessione a Internet) che saranno presto disponibili.
Dal canto suo, l'Inps mette sin da subito a disposizione dei datori di lavoro e delle amministrazioni pubbliche le attestazioni di malattia relative ai certificati ricevuti, secondo due modalità:
- invio alla casella di posta elettronica certificata indicata dal datore di lavoro;
-accesso diretto al portale Inps tramite credenziali che devono preventivamente essere richieste dal datore di lavoro.
Per i prossimi tre mesi ai medici è riconosciuta la possibilità di rilasciare ancora i certificati di malattia cartacei, secondo le modalità attualmente vigenti. Al termine del periodo transitorio, però, tutti dovranno attrezzarsi con il nuovo sistema per la trasmissione telematica e sarà contestualmente avviato il collaudo generale del sistema. Al termine di quest'ultimo, il sistema sarà considerato a regime e soltanto da quel momento entreranno in vigore le sanzioni per gli inadempienti.
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