Per Ernst & Young, il bilancio di Tiscali è chiaro e veritiero. Emergono comunque alcune incertezze sulla possibilità di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.
Ernst & Young ha dato il suo ok al bilancio di Tiscali al 31 dicembre 2009: il documento è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione dell'azienda. Tuttavia, la società di revisione contabile evidenzia alcuni timori espressi dagli amministratori del gruppo. Essi, infatti, riconoscono la permanenza di "incertezze che potrebbero far sorgere dubbi significativi sulla capacità di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale", pur mantenendo la "ragionevole aspettativa" che le risorse siano adeguate per continuare l'esistenza operativa. Il bilancio è stato in ogni caso redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale. La situazione di Tiscali a fine 2009 è ancora di "squilibrio patrimoniale, finanziario ed economico"; il debito è "ancora rilevante e soggetto a covenant e altri obblighi contrattuali". L'obiettivo del raggiungimento dell'equilibrio finanziario è quindi subordinato "al conseguimento dei risultati" indicati nel piano industriale. In una nota riportata da Reuters, il revisore segnala anche la presenza di alcuni contenziosi "potenzialmente significativi" intentati nei confronti della controllata olandese World Online International, già condannata dalla Corte Suprema Olandese.
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