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Abi-Aifi, accordo per sostenere la crescita delle imprese

Abi e Aifi collaboreranno per promuovere studi e interventi congiunti di banche, operatori di private equity e venture capital per favorire la crescita delle imprese italiane.

Tecnologie
L'Associazione Bancaria Italiana (Abi) e l'Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital (Aifi) hanno siglato un accordo di collaborazione.
Tra gli obiettivi dell'intesa figurano l'intento di promuovere studi e interventi congiunti di banche, operatori di private equity e venture capital per accelerare la crescita e migliorare la competitività delle imprese anche attraverso la quotazione delle stesse in Borsa e la volontà di avviare iniziative di sensibilizzazione a livello locale sulle opportunità dell'uso del capitale di rischio.
"In una fase economica caratterizzata dall'esigenza di aumentare i livelli di capitalizzazione delle imprese, di sostenerne gli investimenti e i processi di crescita, Abi e Aifi - si legge in una nota - considerano di particolare importanza e di utilità reciproca la collaborazione volta a favorire rapporti di sinergia tra finanziatori e operatori di private equity".
In particolare, l'accordo mira a promuovere analisi e forme di intervento congiunto di banche, operatori di private equity e venture capital facilitando tra l'altro lo scambio di informazioni.
L'intesa è volta anche a monitorare e valorizzare il ruolo delle banche nel private equity, ad avviare iniziative di sensibilizzazione a livello locale sulle opportunità derivanti dall'investimento nel capitale di rischio al fine di sostenere la crescita delle piccole e medie imprese e delle giovani aziende tecnologiche.  
''In un'ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento e di accelerazione dei processi di crescita delle pmi, l'accordo con Aifi rappresenta un passo importante - ha commentato Giovanni Sabatini, il Direttore Generale dell'Abi - l'Associazione Bancaria, nell'ambito delle iniziative a sostegno della patrimonializzazione delle imprese, intende così valorizzare il ruolo delle banche italiane come finanziatori ed investitori nel capitale di rischio di società non quotate, continuando ad offrire un aiuto concreto ai settori produttivi anche in vista della quotazione in Borsa''.
''Questo accordo consentirà un impegno congiunto di Abi e Aifi su più fronti, con l'obiettivo comune di perseguire il rafforzamento patrimoniale delle imprese, attraverso un maggiore ricorso al capitale di rischio a sostegno delle strategie di crescita delle Pmi - ha commentato Giampio Bracchi, Presidente Aifi - Mai come in questo momento in Italia la logica del fare-rete può essere premiante per favorire lo sviluppo e la competitività delle nostre imprese''.
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