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Scajola, un decreto per aiutare l'innovazione e l'hi-tech

Il governo ha stanziato 12,5 miliardi di Euro per aiutare le zone del Paese meno sviluppate a investire i innovazione e hi-tech.

Tecnologie
Un decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, prevede uno stanziamento di 12,5 milioni di Euro per finanziare progetti per il trasferimento tecnologico e per la creazione di nuove imprese hi-tech nelle aree sottoutilizzate del Paese.
"Con questa iniziativa", ha detto il ministro Scajola, "il Governo intende porre un altro tassello a favore del tessuto delle piccole e medie imprese al fine di favorire processi e progetti ad alto contenuto di innovazione tecnologica in aree del Paese più svantaggiate creando in tal modo non solo un significativo volano imprenditoriale con contenuti avanzati, ma stimolando anche la formazione di nuova occupazione qualificata. A tal fine", ha aggiunto Scajola, "riteniamo particolarmente efficace il coinvolgimento, oltre che delle Università e dei centri di ricerca specializzati sulle tecnologie da trasferire, anche delle Associazioni imprenditoriali che hanno forti legami con il territorio e sono in grado di intercettare al meglio i bisogni di innovazione delle filiere produttive".
Al bando del Ministero dello Sviluppo Economico potranno partecipare cordate composte da Università, Centri di ricerca pubblici, associazioni imprenditoriali ed altre strutture no-profit attive nel settore della promozione dell'innovazione e della creazione di impresa hi-tech.Per ciascun progetto selezionato saranno messe a disposizione risorse finanziarie nella misura massima del 50% delle spese ammissibili finalizzate alla realizzazione di attività di marketing, diffusione e dimostrazione delle tecnologie da trasferire alle Pmi.
I progetti dovranno avere un importo complessivo compreso tra uno e due milioni di Euro e una durata massima di 24 mesi.
Inoltre, con l'obiettivo di specializzare l'offerta dei servizi nell'innovazione e nel trasferimento tecnologico, i progetti dovranno essere focalizzati sulle seguenti dieci aree tecnologiche: materiali avanzati, micro e nanotecnologie; tecnologie chimiche e separative; biotecnologie; tecnologie meccaniche e della produzione industriale; tecnologie per l'automazione e sensoristica; tecnologie elettriche, elettroniche ed elettro-ottiche; tecnologie per l'informatica e le telecomunicazioni; tecnologie organizzativo-gestionali; tecnologie ambientali; tecnologie energetiche.
Le domande potranno essere presentate entro il novantesimo giorno dalla pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale. L'iniziativa è realizzata nell'ambito del Programma Riditt-Rete Italiana per la Diffusione dell'Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle imprese, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito dall'IPI-Istituto per la Promozione Industriale.
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