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Expo 2015, il CdA approva il budget 2010

Il CdA di Expo 2015 ha approvato il budget 2010 e discusso altri temi come la disponibilità del marchio Expo e l'eventuale acquisto dell'area del sito espositivo.

Tecnologie
Situazione economico finanziaria e programmazione di investimento: questi i temi discussi dal Consiglio di Amministrazione di Expo 2015 nella riunione tenutasi lo scorso 18 dicembre.
Secondo i dati presentati dall'amministratore delegato Lucio Stanca, il 2009 si chiuderà con uno sbilancio contabile di poco superiore a 8 milioni di Euro, previsione è migliore del budget dell'anno (11.7 milioni di Euro) e di quanto previsto nel dossier di candidatura.
Il CdA ha approvato il budget 2010 caratterizzato ancora da numerose iniziative di investimento e preparazione oltre che da alcuni fattori di incertezza; il budget è stato approvato con l'intento di aggiornarlo nella primavera del prossimo anno. Lo sbilancio a fine 2010 è contenuto in circa 15 milioni di Euro e sarà coperto dai contributi previsti dai Soci.
Il CdA ha inoltre fatto il punto della trattativa in corso per la disponibilità del marchio Expo, attualmente di proprietà del Comitato di Pianificazione.
Un'informativa è stata data anche in merito alle interlocuzioni in corso con i proprietari dell'area del sito espositivo. Accanto all'originaria ipotesi di utilizzo dell'area con la corresponsione dei diritti di superficie fino alla realizzazione di Expo, si sta in alternativa trattando per l'eventuale acquisto dell'area stessa.
È stato inoltre fatto il punto sull'area sulla quale oggi insiste il fabbricato di Poste Italiane sul sito espositivo. Il CdA ha condiviso l'ipotesi prospettata di non procedere più al trasferimento del centro di smistamento, previsto dal dossier di candidatura, che dovrebbe invece permanere nell'attuale posizione, senza peraltro creare impatti sulla funzionalità del sito espositivo. Questa soluzione porterebbe a un consistente risparmio.
Il CdA è stato altresì informato dall'Amministratore Delegato sugli iniziali contatti con i vertici della Rai e sul conseguente piano di lavoro stabilito con l'obiettivo di esaminare ed approfondire la possibilità di realizzare nell'area del sito espositivo il nuovo centro di produzione TV di Milano dopo il 2015.
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