La crisi economica nell'IT si fa sentire con intensità diverse: è pesante, se guardiamo alle tariffe professionali, che crollano fino al 15%. Sembra invece lieve se ci riferiamo alle retribuzioni, che in media crescono quasi del +3%, e all'occupazione, che si attesta ad un +1,2%. Gli aumenti sono per lo più dovuti ai rinnovi programmati dei contratti nazionali, mentre il dato occupazionale non rileva le tante aziende che hanno dovuto chiudere, il taglio alle consulenze, né lo slittamento verso quelle forme di lavoro atipiche che raggiungono quota 14%. Questi sono alcuni dei principali risultati emersi durante la presentazione dell'Osservatorio dei profili professionali nell'IT, con il quale Assintel, l'associazione nazionale delle imprese Ict, ha aperto una riflessione sulle dinamiche del mercato del lavoro IT, per comprendere il suo andamento rispetto al contesto attuale di crisi e gettare le basi per un suo miglioramento. Per quel che riguarda le retribuzioni, crescono di quasi il 3% rispetto allo scorso anno, grazie principalmente ai rinnovi contrattuali. Queste le medie annue lorde: +2,8% per i dirigenti, con 85.747 Euro e un'età media di 47 anni; +2,7% per i Quadri, con 51.494 Euro e un'età media di 42 anni; +2,4% per gli impiegati, a quota 28.625 Euro e 35 anni d'età.Migliori i valori per chi adotta il Ccnl del Terziario/Commercio (sono il 76% delle aziende IT): quasi 20.000 Euro annui in più per i Dirigenti (90.840) rispetto al Ccnl Metalmeccanico (70.607), che diventano 5.000 per i Quadri (52.568 Ccnl Terziario contro i 47.203 per Ccnl Metalmeccanico) e circa 2.000 per i livelli impiegatizi (29.166 contro 27.370).Discorso a parte merita la categoria dei collaboratori, che in questo periodo di crisi economica costituisce la vera camera di compensazione per un taglio dei costi nelle aziende. Salgono dall'8% dello scorso anno all'attuale 14%. A livello retributivo sono il fanalino di coda: con 23.932 Euro crescono solo del +0,4%, persino al di sotto del tasso di inflazione.A livello di aree funzionali, i meglio retribuiti sono i Dirigenti delle HR (€ 95.456), i Quadri dell'area Commerciale (€ 54.939) e gli Impiegati della Ricerca & Sviluppo (€ 31.244). I peggio retribuiti sono i Dirigenti del Dipartimento IT interno (€ 68.955), i Quadri Commerciali (€ 54.939) e gli Impiegati dell'Amministrazione (€ 26.531). Si conferma sensibile il divario di genere: le donne sono il 31% del campione, ma solo il 2% accede ai ruoli dirigenziali, con livelli retributivi inferiori in media di quasi 20.000 Euro annui (66.700 € contro i 85.747 dei colleghi). Questa differenza, seppure meno marcata, si rileva anche per tutti gli altri livelli di inquadramento. Per quel che concerne l'occupazione, emergono tre profili comportamentali: il 43% del campione è a crescita zero, il 19% è in decrescita occupazionale e infine il 38% presenta un turn over positivo. In merito ai Benefit, emerge come il più diffuso sia il superminimo: il 46% delle aziende lo offre ai propri dipendenti. Il 24% offre premi legati al raggiungimento degli obiettivi, il 21% premi ad personam. Mentre benefici extracontrattuali come cellulari aziendali, auto, Pc e convenzioni sono proposti dal 54% delle aziende. Per quanto riguarda la retribuzione variabile, invece, essa cresce in funzione del livello contrattuale. Il 62% delle aziende intervistate offre una retribuzione variabile ai propri Dirigenti, che incide per il 25% della retribuzione totale. Tale cifra scende al 56% per i Quadri (incide per il 18% sullo stipendio) e al 37% per gli Impiegati (copre il 13% del valore totale). Dalla ricerca sono emerse situazioni differenti fra il Nord e il Sud Italia: gli impiegati IT del Nord Italia guadagnano fino al 18% in più dei colleghi del Sud. E gli stipendi medi delle figure IT nelle aziende non IT sono maggiori, dal 5% al 9% in più. Tra i livelli dirigenziali, le retribuzioni più elevate sono percepite dal Direttore dei Sistemi Informativi (98.194 Euro), dall'Edp Manager (93.971 Euro) e dal Key Account Manager (90.598 Euro), con un livello inferiore del 9% per le aziende IT. Penalizzante anche la ridotta dimensione aziendale: nella piccola impresa i dirigenti guadagnano il 18% in meno rispetto a coloro che operano in grandi aziende.Tra i Quadri, le retribuzioni medie più elevate sono per il Responsabile Commerciale (54.250 Euro), Edp Manager (52.863 Euro) e Key Account Manager (52.432 Euro).Seguono Responsabile Sistemi Informativi (51.666 Euro) e Security Engineer (51.627 Euro) e Responsabile Sviluppo Software (51.233 Euro). La Retribuzione Variabile interessa circa il 45% degli individui e incide sulla Retribuzione Base nei tra il 9% e il 12%. Si nota inoltre una costante differenza media poco superiore ai 2.000 Euro lordi a favore dei Quadri che operano nei settori diversi dall' Ict rispetto agli addetti del settore.Nel segmento degli Impiegati la figura meglio retribuita è il Key Account Manager (37.040 Euro); seguono l'Architect Engineer (36.000 Euro), il Project Leader (34.687 Euro), il Capo Centro Edp (33.561 Euro), l'Edp Manager (33.015 Euro) e il Responsabile Sviluppo Software (32.034 Euro). L'ampia diffusione di Internet e di competenze legate al Web mantiene invece a livelli piuttosto bassi le retribuzioni dei Web Developer (22.801 Euro).La retribuzione variabile riguarda un terzo di essi e incide per l'8-9% sulla Retribuzione Base. Come per i Quadri, l'appartenenza a un settore "non Ict" è premiante e porta un vantaggio medio ai profili analizzati pari a circa il 5% in più in busta paga.
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