Paolo Angelucci, presidente Assinform commenta la possibilità di trasferire il sistema degli incentivi adottato per l'auto, ad altri settori: "Ogni euro di contributo dato all'IT genera un miglioramento dei livelli occupazionali 2,5 volte più efficace degli stessi contributi dati al settore auto".
Investire in Information Technology per accelerare la ripresa dell'economia.
Paolo Angelucci, presidente di Assinform, interviene sul tema lanciato dal Ministro Scajola che ha ipotizzato la
possibilità di trasferire il sistema degli incentivi adottato per l'auto ad altri settori: "Per cambiare il passo dell'economia italiana amplificando i primi segnali di ripresa, oggi sarebbe fondamentale
incentivare gli investimenti in Information Technology e
realizzare la rete in fibra ottica dedicata alle imprese e alle istituzioni, sia per far
crescere in fretta le capacità competitive del Made in Italy, sia per
sostenere domanda e occupazione del settore IT, dove sono a rischio 20.000 posti di lavoro. Quando anche un segmento così importante come il Sistema Moda Italia avverte la necessità di rinnovare le proprie applicazioni software al fine di modernizzarsi, significa che è giunto il momento di
introdurre nel sistema degli incentivi industriali per la rottamazione del software, così come Assinform chiede da tempo. E' questa una misura che da una parte consentirebbe alle imprese di
velocizzare le capacità di risposta e di fare network,
modernizzare i sistemi gestionali, accedere ai canali dell'e-commerce e dell'e-business. Dall'altra assicurerebbe immediati
ritorni occupazionali, considerando che ogni euro di contributo dato
all'IT genera un miglioramento dei livelli occupazionali 2,5 volte più efficace degli stessi contributi dati al settore auto".
Un'industria quella
IT che occupa la quarta posizione nel Paese, con 97.000 imprese, 390mila addetti. "Nessuna politica incentivante per questo segmento di mercato, che invece dovrebbe essere sostenuto come il
vero motore di spinta della ripresa, ha enfatizzato Angelucci. Un'ulteriore opportunità concreta in questa direzione, a costi assai contenuti per le finanze pubbliche, è quella di
dare il via al progetto IT di Industria 2015, come annunciato dal Ministro Scajola a inizio del suo mandato. Ipotizzando un contributo pubblico di 200 milioni di euro, verrebbero attivati investimenti per circa 500 milioni di euro impegnati nello sviluppo di nuove soluzioni di alta tecnologia, industrializzate e tarate per le imprese italiane. Il mondo del lavoro ne uscirebbe avvantaggiato da 5000 posti di lavoro qualificati in più, mentre allo Stato ritornerebbero circa 100 milioni in Irap ed Irpef, oltre al risparmio di eventuali ammortizzatori sociali".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.