Secondo una ricerca Adobe cresce la consapevolezza sulle opportunità offerte dal Web 2.0 per il business, che si pone sempre più come leva strategica per l'innovazione.
“L’automazione dei processi documentali – Percezione e orientamenti delle aziende italiane” è il titolo di
una ricerca Adobe commissionata al fine di studiare l’impatto dei processi documentali sul business delle aziende italiane, gli investimenti finora realizzati e le possibili evoluzioni future.
Conndottasu un campione di 50 aziende italiane selezionate con il contributo di un gruppo di
Adobe Enterprise Solution Partner, la ricerca evidenzia che il
21% delle imprese ha già effettuato investimenti nell'
automazione dei processi documentali, il
15,6% ha pianificato progetti tecnologici in quest'area nei
prossimi 12-18 mesi e una quota iignificativa del campione, pari al
23% è intenzionato a investire in quest'area
entro un anno e mezzo.
Le aziende si muovo verso l'innovazione spinte da fattori comuni quali l'attenzione ai costi per rendere meno dispendiose alcune attività, la revisione virtuosa dei processi per accrescere l’efficienza dell’intero workflow e la necessità di adeguarsi ai cambiamenti normativi. A tutto ciò si va ad aggiungere un elemento riconosciuto dai più come centrale che è il valore che i processi documentali potrebbero assumere se integrati in un’ottica 2.0.
La diffusione del web anche nel mondo enterprise sta favorendo l'affermazione della cultura del document sharing come strumento di lavoro quotidiano, con un conseguente aumento dell’attenzione verso soluzioni tecnologiche avanzate di gestione documentale.
L’importanza assegnata all’investimento è fortemente condizionata dall’obiettivo atteso da un progetto di automazione dei processi documentali. In una classifica stilata da 1 (massima priorità) a 7 (minima priorità), le aziende attribuiscono il massimo valore all’
efficienza, la
semplicità e l’
efficacia delle procedure (3,30), alla
conformità normativa (3,60) e, al pari, alla
riduzione dei costi e alla
protezione dei documenti (4,20).
Quali i settori merceologici più sensibili all’implementazione di progetti di automazione del workflow aziendale? Dalla ricerca risulta che, per esempio la
Pubblica Amministrazione e l’
Industria sono spinte a credere nell’automazione di processo dalla necessità di un’automazione di bas; il
Finance e Hi-tech da un obiettivo di R&D e il settore
Retail da un’esigenza di gestione della supply chain.
Tra gli altri fattori che portano a innovare ulteriormente in questo ambito rientrano: la crescita del web come infrastruttura tecnologica di base e il risparmio di carta per il Finance, l’integrazione della Pec per Retail e PA e il consolidamento di processi e sistemi per l’Industria.
Il ruolo chiave nelle decisioni di investimento è svolto dal
top management che, nella persone dell’Amministratore Delegato (33%), del Cio (24%) e del Direttore Finanziario (17%), può confermare o bloccare l’acquisto di questo tipo di soluzioni.
Adobe ritiene che, sulla base delle informazioni che derivano dalla ricerca, ne risulta uno
scenario in crescita e con prospettive di sviluppo nel medio termine, caratterizzato da isegni di dinamismo, fiducia e ottimismo.
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