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Più laureati e diplomati nelle imprese, meglio se in materie economiche

Il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro ha messo in luce come rispetto all'anno scorso le imprese italiane cerchino un maggior numero di diplomati e laureati e prediligano chi ha seguito un corso di studi in materie economiche.

Tecnologie
Sarà che con la crisi finanziaria c'è un bisogno sempre maggiore di ragionieri e di esperti di economia, o sarà semplicemente perché è il mercato a richiederlo, sta di fatto che i dati sulla situazione occupazionale mostrano come nel 2009 le imprese offrano, più opportunità ai diplomati e ai laureati in materie economiche.
Ad evidenziare questa tendenza è il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro: secondo i dati presentati, le imprese chiedono sempre di più figure professionali con titoli di studio elevati.
Per l'esattezza, i laureati sono ricercati da circa il 12% delle imprese, a fronte di una percentuale del 10,6% del 2008; i diplomati, di contro, rappresentano il 42% delle assunzioni, in aumento rispetto al 40,5% dell'anno precedente. Inoltre, il sondaggio realizzato specifica quali percorsi formativi scelti da coloro che sono in ricerca di occupazione sono preferiti dagli addetti alle risorse umane delle aziende: i diversi indirizzi di ingegneria e le materie economiche occupano le percentuali più alte.
Nel corso del 2009, però, altri indirizzi cominciano a imporsi con forza nel mercato occupazionale: fra essi, l'indirizzo sanitario-paramedico e l'indirizzo politico-sociale, anche se quest'ultimo in percentuale minore rispetto agli altri settori.
Entrando nello specifico dei criteri di assunzione, emerge come i selezionatori diano importanza all'aver svolto già una precedente esperienza di lavoro: questo criterio caratterizza il 57,5% delle assunzioni, il 2% in più rispetto al 2008.
Infine, osservando la dislocazione geografica delle risorse occupazionali, emerge come le province di Milano, Torino e Roma offrano più opportunità ai laureati, al contrario, a Imperia, Grosseto e Asti, la laurea assume un'importanza minore nella ricerca di un lavoro.
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