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Vmware scelta per risparmio e business continuity

Sono questi i principali driver che motivano la scelta dei prodotti della società. A cui vanno ad aggiungersi: facilità di gestione e possibilità di incrementare il numero di applicazioni business-critical virtuali. E la virtualizzazione si afferma sempre di più: il 42% dei clienti ricorre ad essa come soluzione di default per il data center, rispetto al 25% del 2007.

Tecnologie
Dall'annuale sondaggio mondiale condotto sui clienti da Vmware emerge che è la business continuity, il principale motivo per implementare la piattaforma VMware e ottenere sostanziali risparmi,  ancor di più del consolidamento dei server.  In aumento anche i clienti che scelgono di gestire le loro applicazioni business-critical su macchine virtuali.
I clienti sono chiamati a fare di più con meno e questa indagine indicano che le aziende si rivolgono a Vmware per ottenere tali risultati.
Secondo Vmware la business continuity rappresenta un ottimo esempio per raggiungere tale scopo: l'alta disponibilità e il disaster recovery costituivano un costo proibitivo per molte organizzazioni la cui unica opzione era investire ingenti somme nell'hardware. Grazie alla capacità di VMware di raggruppare le risorse in pool, ridurre la spesa per l'hardware e automatizzare operazioni di amministrazione essenziali, la business continuity è oggi alla portata di molte aziende.
Se la business continuity e il consolidamento dei server risultano le prime due motivazioni per l'implementazione della piattaforma VMware, indicate rispettivamente dal 45% e dal 40% degli intervistati, i clienti annoverano fra le ragioni di questa scelta anche la migliore gestibilità (30%) e la possibilità di incrementare il numero di applicazioni business-critical virtualizzate (25%).
Un'altra evidenza che emerge dal sondaggio è che sono sempre più di più i clienti che adottano la tecnologia di virtualizzazione come standard per il data center. Oltre il 42% degli intervistati indica la necessità di virtualizzare i nuovi carichi di lavoro server (nel 2007 era il  25%). E  più dell'84% considera VMware il fornitore di riferimento per il deployment di nuovi server workload virtualizzati.
L'indagine, elaborata dalla società americana Management Insights e condotta via web su un campione di 1.038 clienti VMware in Nord America, Europa (Regno Unito, Germania e Francia) e Asia-Pacifico ha rilevato inoltre la crescente maturità delle installazioni virtuali. Il 92% dei clienti che utilizza sistemi ESX in produzione detiene più di 10 macchine virtuali, il 55% ne ha oltre 50 e il 36% più di 100. Inoltre, l'84% degli intervistati ha installato VMware vCenter Server (già noto come Virtual Center) nei propri ambienti di produzione per semplificare e automatizzare la gestione dell'infrastruttura e il 67% utilizza VMotion per mantenere l'alta disponibilità dei propri ambienti di produzione attivi.
La virtualizzazione è attualmente un componente chiave delle strategie IT delle imprese e il 98% degli intervistati si ritiene soddisfatto dell'hypervisor VMware ESX; il 94% lo è di VMware come azienda, mentre il 61% afferma di aver adottato policy di virtualizzazione esclusivamente basate su VMware.
Sul fronte delle applicazioni i clienti stanno virtualizzando un'ampia varietà di applicazioni enterprise Windows e Linux, comprese SAP e Lotus Notes. Rientrano tra le applicazioni Microsoft più virtualizzate: Dynamics GP, Exchange, SharePoint, SQL Server, e applicazioni customizzate NET-based. Le soluzioni Oracle maggiormente virtualizzate sono PeopleSoft, le applicazioni personalizzate basate su WebLogic e i sistemi database Oracle.
Pur focalizzata sul tema della virtualizzazione dei server, l'indagine ha dato spazio anche al tema della virtualizzazione dei desktop. In questo caso la motivazione della scelta Vmware ha riguardato la possibilità di accesso remoto. Molte aziende ricorrono a VMware View per potenziare la produttività del personale e incrementare l'accesso ai dati. Segue come motivazione la possibilità di centralizzare l'installazione desktop al fine di ridurre i costi amministrativi e di gestione, incrementare la sicurezza di applicazioni e dati, e abilitare l'accesso degli utenti a desktop da qualsiasi PC o dispositivo mobile.
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