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Aladdin si orienta verso soluzioni di Strong Authentication

Dopo le recenti acquisizioni di Eutronsec e Safeword, l'azienda guarda al mercato delle soluzioni di Strong Authentication. Per estendere il proprio raggio d'azione conta molto sul contributo dei partner di canale. E per il 2010 punta al raggiungimento dei 250 milioni di dollari di fatturato.

Tecnologie
Aladdin è un'azienda israeliana nata nel 1985 attiva nel campo della sicurezza digitale, che oggi   vanta una presenza a livello mondiale. È un'azienda profittevole, con un risultato 2007 di 105,9 milioni di dollari, che allo stato attuale, grazie anche alle recenti acquisizioni di Eutronsec e Safeword occupa circa 550 persone nel mondo.
L'offerta societaria si orienta su tre aree tecnologiche specifiche: la componente tradizionale del software DRM (Digital Rights Management), la Strong Authentication, il Content Security.
Solo tre anni fa la componente DRM pesava sul fatturato per quasi il 75%; oggi la torta si divide quasi equamente, e la componente tradizionale DRM e la parte più innovativa di Strong Authentication pesano ognuna per circa il 50%.
La società ha la missione di creare valore per le aziende nel distribuire contenuiti digitali in modo sicuro. 
Aladdin è l'esempio di un'azienda non Stati Uniti-oriented; a livello di geografie l'Europa, infatti,  cuba al 54% sul risultato aziendale, il Nord America contribuisce al 23% così come il resto del mondo.
L'azienda sta guardando con molta attenzione alle dinamiche del mercato delle soluzioni di Strong Autentication, che in Italia ha un valore di circa 25 milioni di euro.
"Il mercato europeo è molto maturo e sensibile nell'indirizzare il tema della strong autentication, ha commentato in un recente incontro Alfredo Cusin, country manager della filiale italiana. Una volta tanto l'Europa sta anticipando una tendenza tecnologica emergente prima degli Stati Uniti. Si pensi che il 39% del mercato dell'azienda americana Safeword viene dall'Europa".
Dal punto di vista dei risultati il cammino della società è stato sempre profittevole; da un fatturato pari allo zero nel 1985, la società ha raggiunto i primi 25 milioni di dollari dopo due anni dalla  quotazione in Borsa al Nasdaq, ha poi raddoppiato in sette anni e ha registrato un ulteriore raddoppio nei cinque anni successivi.
Per il 2008 l'azienda conta di chiudere con un fatturato in crescita del 60% rispetto all'esercizio precedente (e qui entrano in gioco anche le acquisizioni effettuate) con l'ambizioso obiettivo di raggiungere la vetta dei 250 milioni di dollari nel 2010.
L'azienda pensa di poter raggiungere tale obiettivo sia perche le tendenze di mercato indicano che sta indirizzando comparti  tecnologici in crescita sia per la strategia di acquisizioni avviata negli ultimi mesi, che vuole continuare a perseguire per coprire e rafforzare alcune aree di mercato.
"Aladdin insegue questo trend di crescita che è importante sia livello economico ma anche dal punto di vista degli investimenti dell'azienda in innovazione tecnologica, ha spiegato Cusin. Le acquisizioni effettuate, così come quelle che ha intenzione di fare, guardano ad aziende leader in specifici settori di mercato."

[tit:Le recenti acquisizioni]
L'acquisizioni più importanti avvenute negli scorsi mesi sono quelle relative a Eutronsec e Safeword
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La prima è un'azienda italiana, di Bergamo, quasi coetanea di Aladdin, che sviluppa soluzioni di protezione del software, quindi DRM, ma anche soluzioni di strong autentication basate su Usb e soluzioni ibride che consentono di avere in un'unica chiave differenti tecnologie di strong autentication, aggiungendo in questo caso anche la flash memory. Un'acquisizione che è costata a Aladdin circa 10 milioni di euro, un fatturato acquisito di circa  5 milioni di euro, e una copertura del 50% del mercato DRM in Italia e una presenza in Europa attraverso partner e distributori.
Safeword è invece un'azienda californiana, con sede europea nei paesi nordici, focalizzata fortemente sulle tecnologie di strong autentication, che nel 2007 ha fatturato 32,1 milioni di dollari (le previsioni indicano 34 milioni nel 2008).  Per acquisirla Aladdin ha sborsato circa 65 milioni di dollari. Tra i clienti portati in dote da Safeword vi sono nomi, quali: Sony, Boeing, American Express, Citigroup...
Aladdin è anche proprietaria del 40% di Athena Smart Solutions, che produce smart card.
La società è intenzionata a integrare in modo effettivo tutte le strutture acquisite entro il primo trimestre del 2009 per operare come unica entità sul mercato.
"Aladdin vuole mantenere a bordo tutti gli staff delle società acquisite, non è solita procedere con tagli di personale, ha enfatizzato Cusin. L'unico intervento di razionalizzazione compiuto è stato fatto sull'offerta, dove, in caso di sovrapposizioni si è proceduto a tenere i prodotti migliori, scartando quelli ridondanti".
In Italia la filiale è partita tre anni fa con due-tre persone; oggi opera con un team di 28 persone.
"Corriamo come agli inizi di questa avventura perché il mercato è molto dinamico, però possiamo contare su un numero maggiore di persone".
Tra i clienti italiani dal nome altisonante Aladdin cita Telcom Italia che ha dotato le sue persone di un Token di Strong Autentication per accedere in modo sicuro ai dati".
"L'offerta societaria, integrata in un unico pacchetto, ha enfatizzato Cusin, nell'immediato futuro sarà oggetto di numerose novità. Si tenga presente che la ricerca Aladdin è molto attiva, basti pensare che solo nell'area di eToken, la soluzione di Aladdin per l'autenticazione e la gestione delle password, nel corso dell'ultimo anno la società ha rilasciato più di 40 prodotti". 

[tit: Il ruolo decisivo dei partner]
Un contributo decisivo al successo di Aladdin viene dai partner, con i quali l'azienda instaura una relazione di impegno reciproco. La società ha un programma di canale di respiro globale (che prvede attività di certificazione), che si declina poi nei diversi paesi, su tre livelli di partnership: silver, gold (due tecnici certificati) e platinum (tre tecnici certificati). 
"La partnership, ha spiegato Cusin, non si sviluppa unilateramente ma prevede un coinvolgimento da entrambe le parti. Al partner che generare fatturato vengono dati riconoscimenti ma anche maggior coinvolgimento e gli si mette a disposizione risorse e strutture: direct touch sales di grandi dimensioni, supporto di campagne marketing ma anche help desk, servizi di pre-vendita e una struttura commerciale.
Al tema della Strong Autentication la società dedica oggi un team dedicato composta da una decina di persone (5 commerciali, quattro tecnici e a breve una figura di post-vendita).
"Per i clienti i nostri partner sono integratori affidabili, con conoscenze tecniche certificate e qualificate, presenti in modo capillare sul territorio, in contatto diretto con il vendor, di cui conoscono le tecnologie e le procedure aziendali, ha dichiarato Cusin.
Aladdin punta a rafforzare ed estendere il canale distributivo per arrivare a breve a un numero di circa 25 partner sul territorio.
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