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La rivoluzione che arriva dal Web

La School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato i diversi modelli e le tecnologie dell'Enterprise 2.0. E' un trend rilevante che le imprese devono comprendere per far evolvere il proprio modello di impresa.

Tecnologie
L'evoluzione che l'ICT sta vivendo in questi ultimi anni mette le aziende di fronte a grandi opportunità di trasformazione. Non si tratta solo di ripensare il proprio Sistema Informativo, ma anche l'organizzazione e il modello di business. Spesso, però, queste opportunità non vengono colte, se non in piccola parte, a causa delle pesanti esigenze di cambiamento organizzativo e culturale che la loro piena valorizzazione richiederebbe. La società stessa, in alcune situazioni con il diffondersi di nuovi mercati digitali e di nuove logiche di relazione in rete, sembra oggi più avanti di molte imprese che non tengono il passo con l'evoluzione dei bisogni e delle richieste delle persone.
Con l'obiettivo di leggere e interpretare l'evoluzione in atto, delineando possibili percorsi evolutivi, la School of Management del Politecnico di Milano ha condotto una ricerca per  fotografare  i cambiamenti in atto a livello di uso strategico delle ICT. La ricerca, presentata nel corso di Smau, ha sintetizzato queste evoluzioni, sulla base delle soluzioni tecnologiche abilitanti e delle implicazioni gestionali e organizzative, in quattro categorie principali: Social Enterprise; Mobile Enterprise; Extended Enterprise; Adaptive Enterprise. Sono questi  quattro "percorsi", tutti validi e tra loro a volte interconnessi, verso l' "Impresa del futuro", un'impresa capace di utilizzare a tutto tondo l' ICT per ripensare in ottica strategica il proprio modo di organizzarsi e fare business.

[tit:Dal mobile Enterprise all'Extended Enterprise]

Più nello specifico la Mobile Enterprise sfrutta le variegate applicazioni basate sulle tecnologie wireless (reti cellulari, WiFi, WiMax, RFId, NFC, ecc.) per innovare processi, modalità organizzative e relazioni con i propri dipendenti e clienti. Sono tecnologie che mettono a disposizione di una qualsiasi organizzazione una molteplicità di opportunità a livello di innovazione: Mobile Force & Mobile Workspace, Mobile & Wireless Payment, Mobile Marketing & Service, Machine-to-machine (M2m), RFId e Near Field Communication, Wireless Supply Chain, Business InfoMobility e Unified Communication.
La Social Enterprise volge verso la creazione di nuovi schemi di collaborazione, condivisione della conoscenza e gestione delle relazioni e sfrutta il potenziale  creativo dei dipendenti attraverso un utilizzo degli strumenti partecipativi del Web 2.0 (wiki, blog, social network, ecc.). Il percorso verso la Social Enterprise  è sia una grande opportunità che una sfida fondamentale per le organizzazioni: con tempi e costi sempre più contenuti, con strumenti nuovi e sempre più efficaci, è oggi possibile connettere persone e condividere grandi quantità di informazioni, superando i limiti geografico-temporali e le barriere organizzative alla comunicazione ed al trasferimento della conoscenza, creando nuovi spazi di efficacia e flessibilità strategica ed organizzativa.
La Extended Enterprise permette di gestire intergrato i rapporti di filiera con i partner a monte  e a valle, attraverso le innovative applicazioni di eSupply Chain, eProcurement, eInvoice.
La Adaptive Enterprise è in grado di supportare i continui cambiamenti anche a livello di processo e di business dell'impresa, poggiando su un'architettura ICT e flessibile. Il percorso verso la Adaptive Enterprise comprende però la creazione di uno spazio capace di supportare i processi aziendali in modo sempre più flessibile. Ciò consente di orchestrare flussi informativi a supporto di nuovi processi emergenti in azienda con un'infrastruttura di integrazione flessibile, e farli poi evolvere nel tempo per mantenerli allineati con le mutevoli esigenze aziendali, attraverso adeguati strumenti di gestione dei processi e di integrazione di contenuti provenienti da fonti diverse. 
"L'Enterprise 2.0, ha sottolineato Mariano Corso, Ordinario di Organizzazione al Politecnico di Milano, è un fenomeno nuovo e per certi versi contraddittorio: una "rivoluzione emergente" che, per essere tradotta in valore per l'impresa, va gestita in modo sistemico attraverso più variabili, delle quali la tecnologia, pur rilevante, è soltanto una. La governance di un fenomeno di questa portata deve necessariamente essere anch'essa 2.0: emergente, aperta e collaborativa. Tutti i ruoli tendono a spostarsi, per lo meno in parte, nelle mani dell'utente finale, che potrà decidere cosa fare, realizzarlo e poi gestirlo in autonomia. L'Enterprise 2.0 può essere considerato come un fenomeno di "rottura" dei modelli organizzativi tradizionali con l'apertura dei confini in termini di contributo di attori "esterni" (clienti, fornitori, partner), il ripensamento dei tradizionali schemi di collaborazione e relazione funzionali e gerarchici, la messa in discussione di stereotipi rigidi relativi allo spazio eall'orario di lavoro".
Le nuove tecnologie abiliteranno l'evoluzione dei modelli di business e dei modelli organizzativi delle imprese "eccellenti" nei prossimi anni. L'efficacia con cui le imprese riusciranno a cogliere le opportunità e seguire questi percorsi, dipenderà però non solo dalla capacità tecnologica, ma anche a come i decisori chiave, in primis i CIO, abbandoneranno preconcetti e modelli di governance e relazione con gli utenti ormai inadeguati, acquisendo nuove competenze e nuovi stili di gestione.
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