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I vantaggi della digitalizzazione

"Keeping Score: Why Digital Transformation Matters". I risultati della ricerca globale promossa da CA Technologies

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Quali effetti può indurre la digital transformation? Su questo tema CA Technologies ha condotto un'indagine su un campione mondiale di 1770 responsabili delle linee di business e dell’IT. Lo studio, intitolato "Keeping Score: Why Digital Transformation Matters", è stato condotto dalla società di ricerca Coleman Parkes Research in 21 Paesi nel mondo, inclusa l’Italia, ed è stato presentato a Londra nel corso dell’evento Digitally Remastered. Stando ai risultati della ricerca, le aziende italiane che si avvalgono delle più moderne tecnologie e metodologie per trasformare uno o più aspetti chiave del loro business ottengono un incremento del 33% della velocità di go-to-market così come una crescita del 30% dei ricavi provenienti da nuove fonti di business con conseguente miglioramento della customer experience.

photo-comastri-marco-20160102-new.jpg“Credo che siano dati molto importanti, che spiegano chiaramente i vantaggi della digitalizzazione”, afferma Marco Comastri, General Manager e President Emea dell’azienda. “E’ interessante tra l’altro notare come la maggior parte delle aziende abbia già avviato progetti in questa direzione, a testimonianza del fatto che esiste una consapevolezza della necessità di un cambiamento e della necessità di introdurre nuovi elementi propulsivi e nuovi modelli di business che concorrano a una maggiore complessiva efficienza e interazione con i clienti”.  

I vantaggi
I risultati dello studio si basano sulla Digital Transformation Business Impact Scorecard (BIS), una scheda di valutazione creata da Coleman Parkes Research che analizza 14 indicatori di prestazioni chiave (KPI) solitamente utilizzati dalle imprese per misurare l'impatto della trasformazione digitale su agilità del business, crescita del giro d’affari, attenzione al cliente ed efficienza operativa. Ai soggetti intervistati sono state rivolte alcune domande specifiche con l’obiettivo di valutare le loro organizzazioni sulla base dei 14 indicatori. Il punteggio ottenuto dalle aziende europee su un massimo di 100 punti è di 47, rispetto al punteggio medio di 63 degli USA e di 53 a livello mondiale.   

In base agli indicatori della Digital Transformation Business Impact Scorecard, in termini di agilità del business le aziende italiane intervistate hanno migliorato del 32% la velocità decisionale e del 33% il time to market nello sviluppo di nuove applicazioni. La crescita dei ricavi provenienti da nuove fonti segna un 30% grazie alle iniziative digitali messe in campo. Il 73% del campione riporta inoltre un incremento della copertura digitale grazie all’ausilio delle nuove offerte e tecnologie. La ricerca evidenzia anche il positivo impatto della trasformazione digitale sull’interazione con i clienti con il 68% del campione italiano che afferma di avere registrato una migliore customer experience. Fidelizzazione e customer satisfaction segnano poi un incremento del 35% e del 31% a fronte delle iniziative digitali intraprese. In termini di efficienza operativa viene infine registrato un aumento del 35% dell’efficienza dei processi, che si associa ad un incremento della produttività del 36%.  

Il cambiamento
Internet prima e il mondo mobile hanno creato i presupposti per definire un ecosistema digitale. Il mobile, mercato caratterizzato dall’impetuosa crescita delle app, rappresenta il fondamento per creare servizi una volta impensabili. "Ma per sostenere il paradigma digitale esiste la necessità di dotarsi di un’infrastruttura IT coerente con questi obiettivi, dice Comastri: da una parte la capacità di approntare soluzioni in tempi rapidi - in grado si sostenere un ciclo di aggiornamenti continuo, così come prevede il mondo delle app - esigenze che trovano risposta in un ambiente devops come quello che CA Technologies è andata definendo in questi ultimi anni; dall’altra la possibilità di interagire con un articolato numero di oggetti che sono coinvolti nelle differenti transazioni che un’app stabilisce nel suo ciclo di vita. Aspetto, quest’ultimo, che si esplica nella capacità di articolare un insieme di API per interfacciare risorse applicative e dati associati ai singoli processi”

Si tratta, per certi aspetti, di coniugare back office e front office, dimensioni che devono essere declinate in un ecosistema IT del tutto diverso dal passato, ovvero capacità di fare interagire mondo legacy e istanze client di nuova generazione, siano esse provenienti d smartphone, tablet e, in divenire, da un qualsiasi oggetto in grado di interagire in rete. Importante è altresì garantire una dimensione ad alte performance applicative, in grado di ridurre i tempi di latenza, consentendo all’utente di godere di un’esperienza digitale ottimale”. Comastri ricorda come più e più ricerche abbiano individuato proprio nella scarsa performance applicativa la criticità dei propri servizi digitali, erogati via web piuttosto che via app. “Se i tempi di attesa superano i tre secondi le transazioni vengono spesso abbandonate, impedendo così che il ciclo del processo sia concluso nel modo prestabilito”.  

Digital Ready
La creazione di un ambiente digital ready, che deve prevedere resilienza, flessibilità, velocità, ed essere intrinsecamente sicuro. Aspetto, quest’ultimo, che deve essere nativamente integrato in tutte le componenti che concorrono alla gestione di un business digitale. Di vitale importanza, per esempio, la gestione delle identità, contesto nel quale CA opera fornendo tutti gli elementi abilitanti la definizione di un ambiente smart, funzionale a una business digital experience.

“Credo che l’attuale nostra proposta possa incontrare il favore e l’interesse di un numero esteso di aziende, per lo più medie e grandi imprese, che operano in industry diversificate, dice Comastri. Siamo un’azienda software che è da 40 anni sul mercato e credo che questo rappresenti un valore e un vantaggio competitivo in quanto possiamo interpretare al meglio le esigenze del cliente declinandole attraverso i differenti layer IT, che in termini infrastrutturali vanno dal mainframe al cloud e vedono come punto di accesso emergente la tecnologia mobile”.

“Lo scenario globale economico indica senza ombra di dubbio che la crescita associata a ciascun singolo Paese sia strettamente dipendente dall’investimento IT, o se vogliamo, utilizzando una più moderna accezione, dalle tecnologie digitali". CA Technologies è aderente all’evoluzione del business secondo i paradigmi dell’App Economy e individua tutta una serie di elementi chiave che possono concorrere alla positiva creazione di un’organizzazione coerente con questi obiettivi. "Non va comunque dimenticato che il punto di partenza perché tutto possa avere successo, come peraltro indicato dalla ricerca, sia innanzitutto di tipo manageriale".

Per CA Technologies è indispensabile che le singole organizzazioni definiscano una vision e una strategia digitale. Sviluppare app non basta, occorre ridefinire il proprio modello di business, la value proposition, il posizionamento competitivo e il modello operativo. In secondo luogo, occorre acquisire le risorse adeguate, vale a dire dotarsi del know-how, delle professionalità e delle competenze richieste in ambito tecnico-digitale. E poi: implementare metodologie e pratiche agile in tutta l’organizzazione, e non solo in ambito di sviluppo; integrare l’approccio DevOps all’interno della propria cultura IT; adottare strumenti idonei ad automatizzare i processi di creazione, rilascio e deployment delle API, monitorarne la performance e predisporre dati analitici sui clienti. Infine impostare una sicurezza incentrata sulle identità, che rappresentano il nuovo perimetro della sicurezza in quanto questa nuova realtà richiede un approccio differente verso l’autenticazione degli utenti delle piattaforme digitali.

"Questa ricerca dimostra la forte correlazione tra le performance aziendali e le tecnologie e metodologie alla base della Digital Transformation", spiega Otto Berkes, Chief Technology Officer di CA Technologies. "L’importanza crescente della Customer Experience sta portando la tecnologia, in particolar modo il software, al centro del modello di business di ogni azienda e questo fenomeno non può essere ignorato". Nel suo nuovo libro – Digitally Remastered: Building Software into Your Business DNA -  Berkes osserva che "la strada verso il futuro prevede la creazione di una moderna fabbrica del software che prospera grazie a un processo di sviluppo agile ed efficiente in grado di tradurre costantemente l'esigenza del cliente in un'esperienza vissuta".
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