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Ibm, 150 milioni di dollari per creare il Centro di Ricerca europeo Watson Health a Milano

Il vendor IT e il Governo italiano stilano un memorandum per definire un percorso di innovazione su ambiti quali Sanità, Vita e Pubblica Amministrazione. Fulcro tecnologico il Centro Watson Health Cloud.

Cloud
A Boston Ginni Rometty, Ceo di Ibm e Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, siglano un accordo per l’insediamento in Italia - nell’ex area Expo a Milano - di un Centro di Ricerca europeo Watson Health dedicato alla sanità, alla life science, e, nel futuro, alla Pubblica Amministrazione.
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Ginni Rometty e Ceo di Ibm e Matteo Renzi
Così  Enrico Cereda, Amministratore Delegato di IBM Italia, in collegamento telefonico da Boston, commenta l’accordo: Siamo entusiasti e orgogliosi di questo progetto che riguarda il futuro del nostro Paese, la sua crescita dal punto vista scientifico, sociale ed economico".
Un progetto per il quale la Corporation stanzia un investimento di 150 milioni di dollari, che mette al centro la salute dei cittadini, il ruolo dei medici e degli operatori sanitari, le eccellenze italiane, e, in prospettiva, l’applicazione del cognitive computing alla base del sistema Watson nella Pubblica Amministrazione per dare un contributo all’Agenda Digitale che il Governo sta portando avanti.
Il Centro di Ricerca, che sarà dislocato all’interno del polo di ricerca Human Technopole 2040 - nell’ex area Expo – poggerà su una piattaforma cognitiva integrata disponibile dal data center cloud italiano di Ibm inaugurato lo scorso giugno per un invetimento di 50 milioni, aperta a un ampio ecosistema di partner per mettere in moto un circolo virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Nello stesso tempo il centro lavorerà sulla base delle specificità proprie della ricerca Ibm applicando strumenti predittivi in ambito oncologico, nelle malattie neurodegenerative, nelle terapie virali così come alla dinamica di modelli di scienza della vita.
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Enrico Cereda, Amministratore Delegato di Ibm Italia
Quattro le aree su cui Ibm lavorerà in sinergia con il Governo: soluzioni per la prevenzione e il benessere dei pazienti: “Un esempio potrebbe essere un call center Pronto Salute su per dare supporto ai cittadini”; modelli assistenziali, il riferimento va al Fascicolo Assistenziale Elettronico come unica vista del paziente; la medicina avanzata come la genomica accelerata da Watson; un modello sostenibile per il Sistema Sanitario Nazionale, in termini di ottimizzazione della spesa sanitaria e farmaceutica.
“In questo modo coniughiamo la migliore tecnologia cognitiva e uno dei migliori sistemi sanitari a livello mondiale. Oggi rispetto a qualche anno fa, l’Italia è diventato un paese attrattivo per gli investitori stranieri e ha vinto su altri Paesi. Non è solo un successo di Ibm, ma di tutti noi italiani. Solo qualche anno fa pochi avrebbero scommesso sul nostro Paese. Ibm lo sta facendo con una serie di investimenti”.
Serviranno circa 90 giorni per definire nei dettagli l’accordo tra Ibm e il Governo; da qui al 30 giugno sarà quindi messo a punto il framwork in tutte le sue parti. In termini di organico l’omologo Centro Watson Healtcare di Boston - che aprirà ad aprile - occupa già oggi circa 100 persone con l’idea di impiegare circa 700-800 persone nel breve. Verosimilmente la realizzazione del Centro di ricerca italiano - al servizio dell'Europa - potrebbe partire entro l’anno; i tempi di realizzazione però sono strettamente vincolati a quelli dello Human Technopole a cui è collegato.
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