vSphere produce già oggi solo il 40% del volume d'affari, ma la percentuale è destinata ancora a scendere. Mobility e cloud al centro dei prossimi sviluppi.
leader consolidato nel comparto, non può che prenderne atto e provare a guardare avanti: "Ciò che definiamo core business, ovvero in sostanza la piattaforma vSphere, produce già oggi solo il 40% del nostro giro d'affari - ammette Alberto Bullani, country manager di VMware Italia - ma le aree che vanno meglio sono quelle legate alle offerte Nsx, Vsan e mobility. È un fenomeno che registriamo anche nel nostro paese, dove nel 2015 siamo cresciuti del 16%, con un risultato che ci pone al secondo posto in tutta Europa".
Amazon Web Services e Azure. L'azienda, di fatto, ha preso atto di non avere la sufficiente forza d'urto per contrastare i colossi del comparto e, invece, ora punta a far sì che Nsx funga da canale di scambio sicuro fra i clienti e gli ambienti cloud: "Le reti e lo storage virtualizzati costituiscono, accanto ai classici server, l'ossatura del software-defined data center - conferma Rodolfo Rotondo, business solution strategist Semea -. Le nostre tecnologie intendono supportare le aziende nei processi di innovazione, per renderli più rapide e flessibili in modo da cogliere meglio le opportunità create sul mercato. La possibilità di utilizzare componenti infrastrutturali in base alle necessità, la containerizzazione o l'allineamento fra cloud privato e pubblico sono elementi sui quali continueremo a investire".
gestione degli accessi e delle identità è unificata. Al proprio interno, si trova anche la funzionalità di single sign-on, che propone per i dipendenti una chiave d'accesso in generale a uno store di applicazioni enterprise personalizzato. In questo modo, è possibile sottoscrivere qualunque tipo di app mobile, servizio cloud o programma Windows."La soluzione rappresenta il primo esempio di integrazione vera e totale con il know-how di AirWatch - sottolinea Marenza Altieri-Douglas, Enterprise account executive di VMware AirWatch - e l'utilizzo del single sign-on per l'accesso univoco alla rete aziendale inserito anche nella versione 8.3 del prodotto Emm rappresenta un altro passo avanti nella stessa direzione".
importanti investimenti infrastrutturali per ridurre i costi di gestione - conferma Piergiorgio Spagnolatti, Head of Infrastructure dell'istituto di credito lombardo - arrivando a gestire in modo virtuale azzardo anche il disaster recovery. Ora stiamo sperimentando sviluppi in direzione del software-defined storage, con Vsan, lo sviluppo di applicazioni cloud native e, in modo puramente esplorativo anche la virtualizzazione del desktop".