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Stefano Venturi (HP): un oceano di opportunità per guidare la trasformazione digitale in Italia

Agli oltre 250 partner presenti alla HP Italian Partner Conference a Rimini illustrati gli scenari di innovazione seguiti da HP, che riconosce nell’ecosistema dei partner un anello fondamentale della catena.

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C’era Stefano Venturi, Amministratore Delegato del gruppo Hewlett-Packard in Italia e Corporate Vice President Hewlett-Packard ad aprire la HP Italian Partner Conference al Palacongressi di Rimini, nei giorni scorsi. Un momento di relazione fortemente voluto dal vendor – in questa fase delicata di transizione aziendale – per illustrare le linee portanti della strategia societaria all’ecosistema dei partner, che della strategia sono un elemento fondamentale.
Oggi il digital business è in atto; sta cambiando tutto e guida la trasformazione IT. Se 20 anni fa è arrivato il world wide web, a metà degli anni 2000 è stata la volta del social network e  oggi - che siamo a metà tra il 2010 e il 2020 -  la digitalizzazione sta entrando nella vita di ognuno di noi e tocca tutti i business”.
dsc-0187.jpgVenturi cita solo qualche numero per contestualizzare il fenomeno. Nei prossimi 24 mesi si stima che il 50% dei business sarà digitale e il 50% del commercio digitale sarà mobile entro il 2017. Il digitale sta entrando nel mondo tradizionale ottimizzando processi e ci si aspettano risparmi importanti nell’ordine del 30% entro il 2018 mentre entro il 2020 ci saranno 1 trilione (a significare 1 milione di milioni) di apps.
Il digitale disintermedia, porta nuovi intermediari e le app diventano elementi fondamentali che semplificano l’accesso e aggregano i dati. Dati che diventano Big Data e Open Data e poi c’è l'Internet of Things – il traffico generato dall’IoT nel 2020 richiederà tutta l’energia elettrica generata oggi dal Pianeta. E’ quindi tempo di innovare, afferma.
Un momento ricco di sfide e opportunità che vede HP impegnata a essere protagonista. Il vendor lo fa, in primis, investendo maggiormente in R&D: “Mentre altri attori del mercato tendono a investire meno, HP già qualche anno fa ha incrementato gli investimenti in tecnologie hardware e sofware; nell’ultimo anno tale investimento è stato pari al 10%" - dice Venturi - seguendo quattro stream principali quali cloud computing, mobility, Big Data e security alla base del 'New style of IT' che sta diventando sempre più 'New Style of Business'.   
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Stefano Venturi, AD del gruppo Hewlett-Packard in Italia e Corporate Vice President Hewlett-PackardIl cloud computing è un must assoluto, una delle principali evoluzioni dei tempi moderni. Il fatto di arrivare a un mondo dove ci sarà il vero brokering della capacità elaborativa darà a tutti noi – lavoratori e cittadini - una libertà enorme. A livello globale tutti i data center non dovranno più essere configurati su picchi di lavoro, perché facendo brokering della capacità elaborativa e federandoli – creando una smart grid dei data center – quando si ha la necessità di potenza elaborativa non si deve configurare il data center ma si può reperire la capacità necessaria da altri”.
E il mondo andrà verso il cloud; non significa che si andrà tutti verso il cloud pubblico, c’è chi lo farà privato e chi opterà per la formula ibrida. “E HP lo fa in modo Open Standard e, dove possibile, Open Source – un altro elemento fondamentale. Nel mondo della condivisione, infatti, chi fa sistemi chiusi è destinato a fallire”, dice. Il tutto implementandolo al meglio - “HP sta investendo fortemente nel Software Defined Data Center e nella virtualizzazione di tutte risorse” -  e in modo sicuro.
La sicurezza è un altro elemento focale della strategia HP: “HP vanta una tradizione forte in quest’ambito. Oggi conta otto Security Center nel mondo dove si analizzano in modo predittivo le minacce”. E a supporto della sicurezza c’è il Big Data di fondamentale importanza non solo per la sicurezza: molta innovazione arriverà dall’elaborazione e analisi di grandi moli di dati. Anche in questo campo HP si muove velocemente, complici alcune acquisizioni strategiche come quelle di Autonomy e Vertica, solo per citarne alcune. dsc-0192.jpg

Venturi spazia citando alcune trasformazioni che riguardano la stessa HP. Se la componente HP Enterprise è legata al data center, le competenze principali di HP Inc. gravitano prevalentemente nell’ambiente dell’ufficio. Di recente la parte Enterprise ha allarga il proprio perimetro oltre al data center grazie all’acquisizione di Aruba Networks (un’azienda da 700 milioni di dollari di fatturato che nell’ultimo quinquennio è cresciuta del 30% anno su anno), nota nel mondo wireless outdoor. Con Aruba svilupperemo le grandi infrastrutture di rete, per accelerare il nostro viaggio fuori dal data center e dall’ufficio. E’ un passo importante per rinforzare il posizionamento e giocare un ruolo di primo piano nel networking wireless outdoor, enfatizza Venturi.
E HP sta anche lavorando al computer del futuro che a tendere rivoluzionerà il modo di costruire i computer: il progetto in questione ‘The Machine' vede coinvolto il vendor con alcuni partner tra cui spicca Intel. Alla base del sistema vi sono tecnologie Memristore, memorie con velocità paragonabili alle flash memory che occupano una frazione dello spazio di queste, inoltre sono persistenti e soprattutto costano molto meno delle memorie flash.
Insomma: C’è un mondo pieno di trasformazioni in atto che dobbiamo fare, noi con voi, con l’obiettivo di trasformare le infrastrutture globali. E per avere successo in tutto ciò abbiamo bisogno di una rete di partner che crede in noi e vuole sviluppare la capacità di intercettare progetti complessi. Ci sarà bisogno di grandi competenze”, sottolinea Venturi. E HP c’è: “Se i nostri servizi di consulting nel passato operavano prevalentemente in modo diretto oggi in Europa e in Italia stiamo organizzandoli per inserirsi nella filiera dei partner, in modo da incoraggiarli e aiutarli a prendere progetti importanti, sapendo che dietro c’è la struttura HP. Le opportunità per tutti sono incredibili: è un Oceano Blu”.   

Declinazioni verticali in Italia
Una strategia globale che si riverbera a livello locale, dove HP vuole giocare un ruolo da protagonista nei processi di trasformazione del nostro Paese. Per questo ha iniziato una serie di programmi in partnership con diversi interlocutori in alcuni mercati verticali.
Uno dei fronti aperti è quello dell’Education, non tanto in termini di disponibilità dei device ma del loro utilizzo: di condivisione dei contenuti e collaborazione, di nuova concezione della classe. Per fare ciò è stato formato un Advisory Board, con la partecipazione degli ex Ministri Enrico Giovannini e Francesco Profumo e dell’ex Primo Ministro finlandese Exko Aho, un guru del settore. Ne è nato uno studio (effettuato da Ambrosetti) su cui HP sta sperimentando il concetto di Scuola del 21esimo secolo in alcune regioni italiane. C’è poi il mondo bancario, che, come dice Venturi: sta per essere colpito da un nuovo tsunami, alimentato dai nuovi metodi di interazione e pagamento e dall’affacciarsi di nuovi provider”. Anche in questo caso HP ha elaborato uno studio sulla trasformazione del settore. “La banca può ancora giocare un ruolo principale ma deve necessariamente trasformarsi in modo profondo". Anche in questo caso HP ha creato un Advisory Board ed elaborato uno studio sulla trasformazione del settore, al fine di suggerire e indicare al sistema bancario i passi necessari da compiere in questo processo di trasformazione.
dsc-0252.jpgL’interesse si spinge poi al settore Sanità, dove la tecnologia può dare un contributo fondamentale al processo evolutivo: L’Ospedale è una della più grandi fabbriche in Italia e ancora oggi è poco automatizzato. Un fatto oggi impensabile.” 
HP è inoltre in procinto di partire un programma relativo al Manufacturing 4.0, che non riguarda solo l’introduzione della stampa 3D e l’Additive Manufacturing, ma anche e soprattutto la gestione dell’enorme mole di dati prodotta nelle fabbriche, espressione massima dell’Internet of Things. Dati che arrivano dai sensori che, se utilizzati al meglio, permettono di ottimizzare i processi. E l’impegno di HP si estende anche ad altre filiere a partire dalla Pubblica Amministrazione, che va digitalizzata.
Infine, a margine dell'evento in un momento informale con i giornalisti, Venturi ha toccato il tema della ‘separation’ in atto tra le due anime di HP: “Anche in Italia, stiamo lavorando al fine di mettere a punto al meglio le due strutture. Di fatto, si tratta di due business diversi, complementari, che separati daranno il meglio. Non ci interessava dismettere parti dell’azienda. Se  avessimo però fatto la 'separation' solo qualche anno fa avremmo avuto due business non così solidi; oggi invece i tempi sono giusti e maturi e separiamo due realtà sane e pronte per il futuro. E i partner e i clienti sembrano apprezzare le mosse di HP. In fondo, già si lavorava in modi separati. Quello che è certo e che a loro garantiremo sempre la continuità dei business”.
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