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L'IT scomparsa per raggiunti limiti di età

Sta definitivamente tramontando un’epoca e la generazione che ha fatto la storia dell’informatica sta progressivamente uscendo di scena

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Negli ultimi dieci anni il vertice dei brand che hanno fatto la storia dell’informatica ha conosciuto una trasformazione epocale, basti ricordare l’abbandono di Bill Gates e Steve Ballmer da Microsoft, di Andrew Grove, Paul Otellini e Cray Barrett da Intel, di Larry Ellison da Oracle e, infine, la scomparsa di Steve Jobs. Non meno significativi i cambiamenti avvenuti in altre parrocchie. In HP, dal 2005 a oggi, si è assistito a un periodo di grande turbolenza, con l’alternarsi di numerose personalità nel ruolo di Ceo fino ad approdare poi alla nomina di Meg Whitman, da tre anni al vertice dell'azienda.
Certo, al comando di altre big companies troviamo ancora alcuni nomi storici, come John Chambers, 65 anni, tuttora Ceo di Cisco, Joe Tucci, Ceo di EMC, anche se a breve è prevista la sua dipartita. E poi ancora Michael Dell, Ceo dell’omonima azienda che ormai persegue un percorso di crescita senza dover sostenere la pressione di Wall Street. Tuttavia, pur con alcune eccezioni, la sensazione è che gli incumbent dell’IT - le società che hanno presidiato il mercato dell’enterprise computing accompagnandone con successo le diverse evoluzioni, dal mainframe all’informatica distribuita, dal client server alla prima informatizzazione internet - stiano diventando aziende molto simili a quelle di altri settori industriali, si pensi per esempio a quello automobilistico. Non esiste più un capo carismatico. Nella migliore delle ipotesi al vertice siede un eccellente manager, che però potrebbe essere al comando di una qualsiasi altra azienda. Come dire, business is business, no matter what you do.
Sta definitivamente tramontando un’epoca e la generazione che ha fatto la storia dell’informatica sta progressivamente uscendo di scena. Si affronta il mercato da un punto di vista prettamente industriale, così come fanno gli asiatici. Qual è la differenza tra una cinese Huawei, una coreana Samsung e una tradizionale IT company americana? La nuova Internet economy, il cloud e il mobile stanno destabilizzando l’intero mercato dell’IT e la trasformazione continuerà a generare cambiamenti societari, spazzando via quel che è stato del passato.
Diverso il discorso, invece, legato alle aziende nate nell’era di Internet, del mobile e del social network. Si dice la Facebook di Zuckerberg, la Google di Larry Page, l’Amazon di Jeff Bezos, aziende dove il CEO è l’artefice stesso della storia aziendale. Ma non si dice più la Microsoft di Bill Gates, la Apple di Steve Jobs, la Oracle di Larry Ellison. Nel momento in cui anche i CEO delle new companies cederanno il timone a una nuova generazione di manager vorrà dire che si sarà in presenza di una ennesima radicale trasformazione. Per il momento possiamo affermare che per raggiunti limiti di età l’IT del novecento non esiste più.
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