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Avanade, innovare in stile Microsoft

Continua la crescita a doppia cifra per la joint venture Microsoft-Accenture: + 14% di fatturato nel corso del fiscal year 2013 e +17% nel 2014

Cloud
Avanade, joint venture Microsoft-Accenture: crescita a doppia cifra negli ultimi cinque anni, + 14% di fatturato nel corso del fiscal year 2013 e +17% nel 2014. Sono cifre che farebbero felice qualsiasi azienda, soprattutto in Italia, considerato che di questi tempi l’economia domestica è in forte difficoltà e il comparto ICT è in fase recessiva dall’ormai lontano 2008. E’ quindi legittimo, come afferma Antonio Marsico, direttore vendite di Avanade, considerare i risultati un vero successo.
L’Italia, quindi, è reattiva, quanto meno per eccezioni, e Avanade, con questi numeri, testimonia della possibilità di far convergere sull’ICT investimenti ancora interessanti in termini di volume. Da una parte la re-ingegnerizzazione e, in generale, il fenomeno dell’ottimizzazione ed efficientamento dell’IT che interessa la parte infrastrutturale e applicativa del core business aziendale, come per esempio l’ERP, sempre più associato alla componente CRM, che traslato nel codice Avanade significa Microsoft Dynamics. E poi l’opzione outsourcing, attraverso la configurazione di servizi gestiti. Dall’altra tutto l’interesse che deriva dalle potenzialità che vengono innescate dall’ondata di innovazione che viene declinata attraverso le macro aree sulle quali si coagulano nuovi sviluppi e applicazioni: la mobility, il digital workplace, la business intelligence, il big data, l’IoT e un potenziale comune denominatore a tutti i possibili sviluppi, vale a dire il cloud, che per Avanade significa Azure, la piattaforma as a service di Microsoft.
Al di là delle opportunità di rinnovamento dettate dal ciclo di vita tecnologico, vedi cessazione supporto XP e, a breve, Windows server 2003, esiste un interesse a valorizzare le nuove tecnologie ascrivibili a cloud, big data e mobile, dice Marsico. “Le risorse di sistema informativo possono essere ottimizzate spostando alcuni worklaod in cloud. Tutto è in movimento. Guardando in prospettiva ci rendiamo conto che l’assetto informativo a supporto del business tenderà sempre più ad assumere un’identità ibrida, fatto di risorse on premise e off premise. Ma ragionare in questi termini è limitativo – osserva Marsico. Certo, l’ampia possibilità di scelta nel decidere dove collocare lo stack tecnologico e infrastrutturale è una opportunità in più rispetto al passato. Ma ciò che conta è sapere interpretare e analizzare al meglio lo scenario di industria e prospettare ai clienti investimenti con valore di business. E’ questo è il vero punto di forza di Avanade la cui visione deriva dal DNA di Accenture ed è strettamente legata alla conoscenza dei processi aziendali dei singoli settori di industry.
Vi è un filo conduttore che lega buona parte degli investimenti operati dalle aziende, dice Marsico, ed è quello che potremmo definire digitalizzazione del business. Da una parte l’opportunità di creare una diversa customer experience, e a questo proposito Marsico cita l’app realizzata per Telecom (Cubo World, per la gestione di contenuti audio-video su Windows Phone 8) così come quella sviluppata per Mediaset (l’App per la gestione dei contenuti Mediaset Premium), dall’altra la ridefinizione di processi in un ambiente mobile, è il caso della soluzioni in mobilità per la gestione del processo assicurativo realizzata per Aviva. E ancora, la multicanalità, e quindi app dedicate o soluzioni di accesso via browser da dispositivi mobili che interessa soprattutto il marketing e la forza vendita, ma che si estende anche all’e-commerce.
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