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Nelle aziende si fa spazio la priorità della mobility

Gli studi che Idc ha realizzato anche in Italia evidenziano come la crescita della consumerization stia influenzando strategie e investimenti.

Trasformazione Digitale
Nella loro fase iniziale, le strategie di enterprise mobility si sono diffuse perlopiù sulla spinta degli utenti finali che, avendo già adottato smartphone e app nel loro quotidiano, hanno iniziato a contaminare anche gli ambienti aziendali, alla ricerca delle stesse esperienze d’uso vissute fuori ufficio. E’ quella che in tutto il mondo è stata battezzata consumerization.
Questo fenomeno ha generato un importante effetto a catena sull’Ict aziendale, obbligando i Cio e i loro dipartimenti a gestire l’impatto di questo “tsunami” tecnologico in aree quali la sicurezza, i costi delle telecomunicazioni, la responsabilità legale, l’integrazione con l’infrastruttura It esistente. Tuttavia, le aziende più innovative hanno cominciato a invertire questo approccio e a sviluppare strategie che, invece di tamponare i problemi, si focalizzassero sui benefici di business derivanti dall’inserimento della mobility all’interno della cultura It aziendale. E’ quella che Idc definisce la fase del mobile first.
Gli studi dell’analista hanno, in effetti, evidenziato un’evoluzione dalla fase passiva della consumerizzazione a quella attiva del mobile first e questo spostamento sta investendo anche le aziende europee e italiane.
Per la maggior parte delle aziende, la mobility non è più un problema da gestire, bensì una priorità It sempre più alta, in grado di fornire più valore al business e rendere le organizzazioni più competitive dal punto di vista soprattutto della flessibilità dei processi e della produttività. Ciononostante, rendere l’enterprise mobility una priorità e supportare una forza lavoro sempre più mobile non significa automaticamente poter disporre di un budget di spesa maggiore.
Una live survey condotta da Idc Italia su un campione di responsabili It durante la recente edizione (a marzo) dell’Idc Mobiz-Mobility Forum di Roma ha evidenziato che, nei prossimi 12 mesi, il 96% delle aziende utilizzerà applicazioni in mobilità: la corporate email continuerà a essere diffusa in oltre l’80% dei casi e cresceranno le applicazioni di produttività, accesso e condivisione di informazioni, seguite da app verticali per settori specifici, messaging e automazione della forza vendita. "Dalle nostre previsioni, emerge che la domanda delle aziende italiane è caratterizzata da una crescente attenzione verso soluzioni multi-OS", sottolinea Daniela Rao, Tlc Research & Consulting Director di Idc Italia.
Dopo l’edizione primaverile di Roma, Mobiz-Mobility Forum si ripropone il 18 giugno a Milano. Intitolata “Facing the Mobility Diversity”, l’edizione milanese costituisce un’occasione di conoscenza e approfondimento importante per i Cio e gli It manager italiani, proponendosi di presentare le principali best practice in ambito enterprise mobility. L’agenda vede la partecipazione sul palco di Cio italiani e di esperti anche internazionali per illustrare e testimoniare progetti di business mobility. Di particolare rilevanza, saranno gli interventi di Nick McQuire, Ceo di The Global Enterprise Mobility Alliance (Gema), Fabio Biancotto, Executive IT Manager di Air Dolomiti, e Giovanni Maistrello di Car2Go Italia. "Le piattaforme di Mobile Enterprise Management sono entrate nelle roadmap di enterprise mobility e aumenta l’interesse nei confronti dei servizi in outsourcing. Anche le imprese italiane hanno iniziato a guardare oltre i programmi Byod strutturati, Cyod (Choose invece di Bring) e strategie di Multidimensional Enterprise Mobility", conclude Daniela Rao. 
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