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Emc Forum 2013, innovazione fa rima con italianità

All’evento milanese confermate vision e strategie aziendali. Filo conduttore innovazione e trasformazione, per guadagnare vantaggio competitivo. Le testimonianze di alcune startup e aziende note nel mercato.

Cloud
E’ una Emc delle conferme quella vista nei giorni scorsi a Milano all’Emc Forum 2013, evento a cui hanno preso parte oltre 1.000 partecipanti (1.700 le registrazioni) curiosi di capire come è possibile fare innovazione in Italia, seguendo i nuovi paradigmi tecnologici.
fanizzi.jpg“L’innovazione non è una scelta ma un 'must' per le organizzazioni italiane, dice Marco Fanizzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Emc Italia - nell’aprire la giornata. Lo sanno bene le aziende tradizionali che hanno scelto di compiere un processo di trasformazione ma anche le startup che scelgono questo paradigma per far breccia nel mercato. Lo sa bene Emc che ha scommesso per prima sull’innovazione tecnologica, trasformandosi nel corso degli anni per tenere il passo del mercato occupando una posizione di rilievo nell’ambito dell’Information Management”.
E’ Jacques Boschung, Vice President Europe West di Emc, a introdurre il tema della giornata indicando in cloud computing, big data e mobility, le tre forze che dal 2008 stanno cambiando in modo radicale il modo di operare delle aziende, abilitando nuovi standard per le applicazioni, nuovi modi di fruizione della tecnologia, nuovi scenari di business.
Il mondo del computing è passato dalla prima fase mainframe centrica alla seconda generazione focalizzata sul paradigma del modello del client/server e successivamente del Web per arrivare oggi alla terza generazione: quella che ruota intorno ai paradigmi del cloud computing, del mobile e del social con un business che punta a essere in real-time.
La risposta Emc alle nuove istanze moderne passa da concetti quali Cloud, Big Data e Trust, che prendono forma e si sostanziano in uno stack di proposizione differenziata: da una parte quella infrastrutturale messa a punto e fornita da Emc stessa per la gestione delle informazioni; c’è poi quella messa in campo dalla consociata Vmware che abilita il tema del software defined data center e del cloud ibrido; e quella di Pivotal, società di recente costituzione (62% di Emc, 28% di Vmware e 10% da General Electric – un organico di 1.250 dipendenti e un fatturato di 300 milioni di dollari) che propone una piattaforma per applicazioni cloud, big/fast data. Il tutto con la sicurezza fornita da Rsa che fa da elemento trasversale.
emcforum2013logo.jpgIl cloud trasforma l’IT come mai prima di ora, standardizzando, virtualizzando e automatizzando applicazioni e processi; il big data trasforma il business in ogni angolo consentendo di analizzare le informazioni per trarne un vantaggio competivo mentre il ‘trust’ è una ‘conditio sine qua non’ che protegge e mette in sicurezza le informazioni,” afferma Boschung. Sono i pilastri della strategia di Emc, che, come dice Fanizzi, ha la ‘vision’ per guidare le aziende nel loro percorso di trasformazione, ma anche la capacità di esecuzione ‘seamless’”In nove anni Emc ha investito 27 miliardi di dollari in acquisizioni. Una processo di innovazione e trasformazione che, come testimoniano i risultati, sta pagando  In Italia". Fanizzi parla di una quota di mercato nell’intorno del 30%, in crescita sempre a due cifre, con livelli di customer satisfaction a 96,5%. “E’ una crescita solida, consistente ed etica; come Emc vogliamo prenderci cura delle informazioni aziendali: l’asset più importante delle aziende dopo le persone”, conclude Fanizzi, dopo aver illustrato le principali evidenze di una ricerca interna che indica il ruolo giocato dai Big Data nel miglioramento dei processi decisionali. 

Startup e aziende che innovano
Innovazione e trasformazione, quindi, come filo conduttore dell’Emc Forum, leve per essere competitivi sul mercato. Concetti fatti propri e interiorizzati al meglio da alcune startup ma anche da note aziende del panorama italiano, salite sul palco a Emc Forum a testimoniare il percorso intrapreso. Ne abbiamo selezionate alcune.
Gianpiero Lotitito è Founder & Ceo di FacilityLive, start up tecnologica che sviluppa e produce tecnologia: “All’inizio della nostra avventura abbiamo raccolto 10 milioni di euro di capitale privato da manager che credono in questo progetto. Oggi bisogna correre e col capitale privato si corre più in fretta. All’attivo abbiamo 41 brevetti in 41 paesi al mondo”. Fiore all’occhiello della start up un motore di ricerca nato in Italia che vuole fare concorrenza a Google. “Vogliamo diventare un’azienda riconosciuta nel panorama del software e puntiamo a diventare globali”. E prosegue: “L’innovazione è un must e e il panorama europeo sta cambiando profondamente, c’è spazio per creare un’industria tecnologica europea. Ci vuole coraggio e bisogna credere nelle proprie idee. Si può uscire dalla crisi e noi nel nostro piccolo stiamo facendo la nostra parte”.
Simon Botto, Co.Founder & Ceo, DayBreakHotels.com, descrive il business della società che guida a sei mesi dal lancio. “Si tratta di un’on line travelling agency, che poggia su un portale di prenotazione alberghiera. Non ci focalizziamo sulle camere di hotel per un utilizzo notturno, bensì su servizi di hotellery per uso diurno, camere ma anche servizi Spa, sale meeting, ristorante,..”. L’idea è quella di offrire i servizi dell’hotel durante il giorno a costi economici – in genere al di sotto dei 100 euro - a clienti corporate, in prevalenza agenti che viaggiano in giornata ed effettuano trasferte in zone sprovviste di uffici. “Rappresenta un’opportunità più comoda ed economica di quella offerta da un ufficio temporaneo. L’intenzione è quella anche di aprire l’hotel ai residenti delle città”.
Franco Roman, Mentor at H-Farmventure e Co-founder & Board Member Self, introduce “una fabbrica di start up che nasce nel 2005 da una visione di un imprenditore del Nord Est con l’obiettivo di trasformare il territorio agricolo in hub tecnologico”. Ad oggi sono state create 52 start up, per un network di 350 persone, partendo da 15 milioni di euro di investimento iniziale. “L’Italia ha un gap molto forte in termini di innovazione con paesi come gli Usa, Israele e la Germania. Per superarlo occorre partire dalle eccellenze italiane - per esempio da fashion design, food,... dal made in Italy, dove la comunità internazionale ci riconosce la leadership”, sottolinea Roman.
Oltre a queste le testiomonianze di Valeria Sandei, AD, Almawave; Direttore Marketing strategico e comunicazione del gruppo Almaviva, che sostiene il concetto un po’ darwiniano secondo cui “non vince chi è più forte ma chi riesce a trasformarsi e investire”... e di Salvatore Nappi, Direttore Segment Marketing, Telecom Italia che descrive come Telecom si ignegna sull’innovazione focalizzando la propria attenzione su Pmi e giovani italiani.

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Non meno interessanti le testimonianze delle aziende chiamate a parlare di innovazione. E’ il caso di Vodafone con Sabrina Baggioni - Direttore Marketing Corporate, che spiega la profonda trasformazione vissuta dall’operatore telefonico: “Vodafone è nato come operatore mobile e lo è stato per molti anni. Da sette anni è operatore mobile e fisso; una trasformazione che ha richiesto di adeguare tutte le infrastrutture e dotarsi di nuove competenze  al fine di offrire ai clienti non solo Sim e mobilità ma anche servizi voce, dati, ... con uno ‘scope’ d’azione molto più ampio. Un paio d’anni fa un ulteriore cambiamento ha portato Vodafone a offrire un portafoglio di servizi e applicazioni per aiutare le aziende a trasformarsi”. E incalza: “Oggi il mobile torna a essere il grande protagonista; la mobilità sta guidando la trasformazione e per rendere reale tale fenomeno nei processi delle aziende occorre portare nuovi servizi. Per questo Vodafone vuole aiutare le aziende ad essere più efficaci sul mercato. Non è solo un passo tecnologico; è anche una scelta strategica che ha richiesto nuove competenze e nuovi modi di relazionarsi”, commenta. Innovazione e tecnologia sono di casa in Sky Italia, come racconta il Cio Pier Paolo Tamma. “Sky Italia ha sposato tali concetti, soprattutto negli ultimi anni in cui il modo di di fruire dei contenuti sta cambiando radicalmente”. Attraverso Sky Go, fruibile da tutti i dispositivi, oggi la società offre 30 canali e oltre 2.000 contenuti on demand, con la possibilità di vedere la TV in mobilità, ovunque ci si trovi. E tecnologia e innovazione entrano anche nei programmi: “Vogliamo creare la digital experience”, dice Tamma.
Giorgio Bonnet, Ict Manager, CNH Industrial, nata dalla fusione tra Fiat Industrial e CNH Global tocca il tema del Big Data, indirizzato con Emc. “L’esigenza era quella di armonizzare tutti gli Erp, facendo un reporting unificato su scala globale. Per una realtà come la nostra il reporting a fine mese è vitale per stare sul mercato. Il dato deve essere refreshato in tempo reale, il reporting deve essere real-time”. Come racconta Bonnet un’altra area su cui la società ha intenzione di focalizzarsi riguarda la raccolta dei dati di telematica di bordo in modo da effettuare analisi intelligenti sul comportamento del prodotto e dei clienti.
Ultime ma non meno significative le testimonianze di: Stefano Perfetti, Direzione Business Support Solution ICT – Service Line Corporate e Vendita, A2A, che non si stanca di parlare di innovazione: “Innoviamo su tutto, agevolando al meglio la trasformazione legata al concetto di sperimentazione delle tecnologie per applicarle a beneficio del business. Una trasformazione di processo che passa dall’utilizzo di tecnologie Soa”. Innovazione che prevede anche la sostituzione di applicazioni custom con soluzioni di cloud pubblico al fine di portare in service la totale catena del valore; di Erasmo Bitetti – Cio, Gse Gestore Servizi Energetici – holding di un Gruppo che coniuga il concetto di innovazione a quello del green, con l’obiettivo di implementare e incentivare la produzione delle fonti rinnovabili; e di Massimo Biagi – Infrastructure Manager, Guess Europe, azienda operante nel fashion che ha optato per lo storage Emc, passando da 72 server fisici a oltre 350 server virtuali gestiti centralmente dalla sede di Lugano.
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