Confcommercio: "La ripresa stenta a farsi sentire in tanti settori di spesa, presso le imprese di minori dimensioni e, probabilmente, in molti territori".
"I dati sulle vendite di agosto confermano le preoccupazioni sulla dinamica dei consumi e rafforzano l'idea che la ripresa corrente sia affetta da qualche elemento di fragilità, a partire dal forte rallentamento del reddito disponibile reale. E' vero che i servizi - esclusi dal computo dell'indice delle vendite - restano dinamici e qualche indicazione positiva si registrerà nei dati sui turismi attivi. Ma è altrettanto vero che, nonostante la repentina impennata della fiducia nel bimestre agosto-settembre, la ripresa stenta a farsi sentire in tanti settori di spesa, presso le imprese di minori dimensioni e, probabilmente, in molti territori. Pertanto se si vogliono migliorare i ritmi di crescita attuali è necessario un rilancio dei consumi interni, obiettivo che si può realizzare esclusivamente attraverso una riduzione generalizzata della pressione fiscale". E' il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat sulle vendite al dettaglio.
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