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Yahoo tra crimine e cyper spionaggio

Le persone incriminate per il furto di 500 milioni di account sono una coppia di hacker e due agenti dei servizi segreti russi

Tecnologie
goodbye-yahoo.0.jpgPrende forma e volti la rete cyber che sarebbe coinvolta nel furto di dati accusato da Yahoo. Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha formalmente accusato quattro persone di aver rubato i 500 milioni di account dell'internet ccompany. Le persone incriminate sono una coppia di hacker e due agenti dei servizi segreti russi (l’Fsb). Si tratta nell’ordine di Karim Baratov, 22 anni, nato in Kazakhstan ma con cittadinanza del Canada, Paese dove è da qualche ora in stato di arresto, e di Alexsey Belan: un pirata informatico 29enne pluriricercato e accusato in passato di violazioni cibernetiche ai danni di altre società americane tra il 2012 e il 2013. Belan, già ospite delle prigioni greche, si troverebbe in Russia e, secondo gli Usa, sarebbe protetto dalle autorità locali.

Gli 007 di Mosca iscritti nel registro degli indagati sono invece Dmitri Dokuchaev (33 anni) e Igor Sushchin (43), entrambi alle dipendenze del dipartimento cyber dell’Fsb. Secondo i media russi, Dokuchaev sarebbe già stato arrestato lo scorso dicembre nella capitale, con l’accusa di aver collaborato addirittura con la Cia. Per evitare una condanna, l’agente segreto avrebbe deciso di collaborare con l’intelligence. I due uomini avrebbero quindi “protetto, diretto, agevolato e pagato hacker per raccogliere informazioni tramite intrusioni nei computer, negli Stati Uniti e altrove”. Stuzzicata da Washington, la Russia ha replicato oggi per bocca del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Abbiamo ribadito diverse volte che non si può parlare di alcun coinvolgimento ufficiale di un qualunque ente russo, Fsb inclusa, per nessuna azione illegale avvenuta nello spazio cibernetico”, ha spiegato Peskov.  

“Non conosciamo i particolari del caso”, ha proseguito il portavoce, “perché abbiamo appreso le accuse rivolte ai nostri concittadini dai media, per quanto ne sappiamo non abbiamo ancora ricevuto notizie tramite i canali ufficiali. Siamo sempre stati interessati alla piena collaborazione nella lotta alla criminalità informatica e per garantire la sicurezza” del mondo digitale. La violazione dei sistemi di Yahoo, avvenuta nel 2014 ma resa nota soltanto l’anno scorso, è costata alla società uno sconto di 350 milioni di dollari sul prezzo di acquisto da parte di Verizon. Il board, tra cui ovviamente il Ceo Marissa Mayer, è stato accusato di negligenza e di eccessiva lentezza nel prendere provvedimento contro l’attacco.
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