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Rete in fibra ottica: faro Antitrust su Tim-Fastweb

L'AGCM avvia un'istruttoria nei confronti delle due società relativa all'accordo raggiunto tra le due società sulla fibra ottica perché questo potrebbe ledere la concorrenza.

Mercato e Lavoro
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio per possibile violazione dell’articolo 101 TFUE (divieto di intese restrittive della concorrenza) nei confronti di Telecom Italia e Fastweb, a seguito della comunicazione, con la quale queste ultime società hanno reso noto all’Autorità di aver sottoscritto un accordo volto alla costituzione di una impresa comune cooperativa denominata Flash Fiber S.r.l.
Flash Fiber è una società controllata congiuntamente da Telecom Italia e Fastweb e avrà come scopo la realizzazione di reti in fibra ottica in architettura FTTH (Fiber To The Home) nelle 29 principali città italiane.
"Nel contesto di profonda evoluzione tecnologica ed economica che sta interessando il settore delle telecomunicazioni su rete fissa, l’accordo sottoscritto da Telecom Italia e Fastweb, per quanto promosso al fine dichiarato di consentire uno sviluppo più efficiente di infrastrutture tecnologiche innovative, potrebbe, al contempo, risultare potenzialmente idoneo a impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza nei mercati nazionali dei servizi di accesso all’ingrosso su rete fissa e dei servizi al dettaglio di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga. L’intesa in oggetto, infatti, comportando un rilevante coordinamento tra Fastweb e Telecom Italia in scelte strategiche relative alle reti fisse a banda larga e ultra-larga, potrebbe ridurre l’intensità della competizione statica e dinamica, considerando che essa coinvolge i due principali operatori verticalmente integrati operanti nel settore.
Nel corso del procedimento saranno oggetto di valutazione tutte le argomentazioni e gli elementi addotti dalle Parti in ordine al rispetto delle condizioni su cui si fonda un’eventuale deroga ai sensi dell’art. 101.3 TFUE" scrive in una nota l'AGCM.
Nella giornata del 9 febbraio 2017 i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società, ritenute in possesso di elementi utili ai fini dell’istruttoria avviata.
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