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Fisco, Rete Imprese Italia: no a proroghe e allargamenti nell’utilizzo dello split payment

Rete Imprese Italia: "Auspichiamo che, in coerenza con le indicazioni della Commissione Europea, venga rispettato il termine di scadenza del 31 dicembre 2017".

Mercato e Lavoro
Rete Imprese Italia si è dichiarata contraria alla proroga dell’applicazione dello split payment - autorizzato, in via transitoria, dalla Commissione europea sino al 31 dicembre 2017 - e alla sua estensione ad altre entità e transazioni inizialmente non incluse in questo regime.
Con l’applicazione dello split payment - spiega Rete Imprese Italia in una nota - le numerose imprese che forniscono beni e servizi alla Pubblica amministrazione, oltre a soffrirne i cronici ritardi di pagamento, si trovano costantemente a credito di IVA e subiscono maggiori costi amministrativi legati agli adempimenti e alle eventuali garanzie richieste in sede di presentazione delle istanze di rimborso.
Secondo Rete Imprese Italia "il contrasto all’evasione IVA, nell’ambito dei rapporti con la PA, non può avvenire snaturando il funzionamento del tributo e caricando sempre le imprese di nuovi oneri, ma va esercitato attraverso il controllo ed il costante monitoraggio delle fatture elettroniche veicolate attraverso il sistema di interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate.
In base al meccanismo dello split payment le Pubbliche Amministrazioni, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo dell'iva, sono tenute a versare direttamente all'erario l'imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.
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