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MEF, nuove partite Iva: a novembre -10,6%

Il 19,2% di coloro che a novembre hanno aperto una partita Iva risulta nato all’estero.

Mercato e Lavoro
Nel mese di novembre sono state aperte 34.732 nuove partite Iva e, in confronto al corrispondente mese del 2015, si registra una flessione del 10,6%. La distribuzione per natura giuridica mostra che il 65,6% delle aperture di partita Iva è stato aperto da persone fisiche, il 27,8% da società di capitali, il 5,7% da società di persone. La percentuale dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” è pari allo 0,9%.
Rispetto al mese di novembre 2015 si rileva un calo di avviamenti per le persone fisiche (- 15,4%) e per le società di persone ( -3,5%) e un incremento dell’1,6% per le società di capitali. Riguardo alla ripartizione territoriale, il 40,9% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,6% al Centro e il 36,3% al Sud e Isole. Rispetto allo stesso mese dell’ anno 2015, la Calabria e la Sardegna presentano un aumento sostenuto di avviamenti, rispettivamente del 15,7% e dell’11,9%. Il dato è influenzato dagli incrementi nel settore dell’agricoltura, che sono presumibilmente dovuti all’emanazione dei bandi regionali legati al nuovo Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020, promosso della Commissione Europea.
Analogamente, nei precedenti mesi del 2016, in altre regioni del Mezzogiorno sono stati riscontrati incrementi di aperture di partita Iva nel settore dell’agricoltura, in relazione alla diversa tempistica dei predetti bandi regionali. Significative flessioni, invece, si registrano in Emilia Romagna (- 19,0%), Piemonte (-16,6%) e Veneto (-16,2%). In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di avviamenti di partite Iva (+ 26,2% del totale), seguito dall’agricoltura (+ 1,1%) e dalle attività professionali (+ 10,3% circa).
Confrontando i dati con il mese di novembre 2015, si evidenzia un incremento nelle attività immobiliari (+6,9%). Il dato positivo delle attività immobiliari sembra collegato al miglioramento delle aspettative nel settore(1). Si segnalano cali sensibili di avviamenti nelle attività professionali (-30,5%) e nella sanità (-24,1%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione delle nuove partite Iva appare relativamente stabile: il 62,3% è attribuibile a soggetti di sesso maschile. Il 46,3% è riferito a giovani fino a 35 anni e il 34,1% a soggetti tra i 36 e i 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dell’ anno 2015, la distribuzione per classi di età evidenzia un generale calo di aperture che rilevae, in particolare, per i giovani (circa il 20% in meno).
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