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Hpe, passi decisi verso l'iperconvergenza

Avendo nel mirino soprattutto Nutanix, Hewlett-Packard Enterprise ha annunciato di voler lanciare un sistema dal prezzo aggressivo.

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Hewlett-Packard Enterprise intende dire la sua sul mercato, in forte crescita ma già piuttosto affollato, dei sistemi iperconvergenti. Secondo quanto anticipato dal Ceo, Meg Whitman, la società dovrebbe lanciare entro fine mese un prodotto di questo tipo, basato sui server ProLiant e capace di essere installato in pochi minuti, con molte operazioni automatizzate, ottimizzato per la mobility e a un costo inferiore del 20% rispetto a quanto proposto da un concorrente specializzato come Nutanix.
Com'è noto, i sistemi iperconvergenti combinano funzioni di storage, calcolo e rete in un unico chassis, tanto da essere spesso venduti come un'unica appliance. Come indica il nome, si tratta di un'evoluzione dei sistemi convergenti, ma con componenti più strettamente integrate. I primi, infatti, si posizionano sulla fascia alta del mercato e vengono realizzati su misura per particolari carichi di lavoro delle grandi imprese. I secondi, invece, si rivolgono a imprese di fascia media, sono meno costosi, ma anche meno personalizzati. Secondo Idc, vengono utilizzati spesso per ospitare i posti di lavoro virtuali, ma si stanno evolvendo per supportare anche altri carichi di lavoro. L'analista stima che il mercato aumenterà del 60% all'anno fino al 2019, raggiungendo vendite di circa 4 miliardi di dollari.
Per queste ragioni, Hpe intende far valere la propria presenza sul mercato, anche se la concorrenza è molto forte (Cisco, Vce, Ibm, oltre a Nutanix e Simplivity). Per il momento, non sono state annunciate ulteriori caratteristiche tecniche, né date di rilascio ufficiali.
La stessa Whitman ha anticipato un altro progetto definito "Persistent Memory", che permetterà ai server di utilizzare più ampiamente la memoria non volatile come quella flash. Secondo il Ceo di Hpe, la tecnologia dovrebbe permettere di sviluppare un ecosistema di nuove applicazioni più evolute, forse anche come primo passo verso la presentazione di una nuova architettura informatica, sulla quale Hp Labs stanno lavorando da parecchio tempo.
Intanto, il primo trimestre completo da società indipendente si è chiuso per Hpe con un volume d'affari pari a 12,7 miliardi di dollari, in flessione del 3% rispetto all'anno scorso, mentre gli utili sono calati del 50% (267 milioni di dollari), soprattutto per i costi legati alla scissione da Hp Inc.
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